Ho avuto un cavallo per amico. Che veramente era una cavalla.
Quando frequentavo il maneggio parecchi anni fa, molto prima di fidanzarmi con il suo proprietario, vederla vagabondare libera intorno a casa, è stata una delle cose che mi ha fatta innamorare di quello che poi sarebbe diventato il luogo che abito.
Potevi arrivare a qualsiasi ora del giorno e della notte e la trovavi lì, intenta a brucare nel prato accanto al portico. Tranquilla e placida, come un cane fedele che ti aspetta a ogni ritorno.
Quando frequentavo il maneggio parecchi anni fa, molto prima di fidanzarmi con il suo proprietario, vederla vagabondare libera intorno a casa, è stata una delle cose che mi ha fatta innamorare di quello che poi sarebbe diventato il luogo che abito.
Potevi arrivare a qualsiasi ora del giorno e della notte e la trovavi lì, intenta a brucare nel prato accanto al portico. Tranquilla e placida, come un cane fedele che ti aspetta a ogni ritorno.
Perché lei, a differenza degli altri quadrupedi residenti al Pom Granin, aveva i privilegi che vengono dalla vecchiaia e da anni di onorato servizio. Ne aveva portati a centinaia, di grandi e piccini sulla sua groppa.
Così, negli ultimi anni, poteva girare dove voleva, ficcanasare dappertutto, e capitava spesso che si sgranocchiasse le pagnotte -servendosi direttamente dal pacchetto- che avevi distrattamente dimenticato sul tavolo in cortile.
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Così, negli ultimi anni, poteva girare dove voleva, ficcanasare dappertutto, e capitava spesso che si sgranocchiasse le pagnotte -servendosi direttamente dal pacchetto- che avevi distrattamente dimenticato sul tavolo in cortile.