Giochiamoci il Jolly: Blog di Fioly Bocca

  • In viaggio bisogna scrivere poesie

    On: 18 Dicembre 2017
    In: quasi poesia, viaggi
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    ericeIn viaggio bisogna scrivere poesie.

    Raccogli le parole in strada,
    dietro lo spigolo bianco di un tramonto,
    sulla linea retta che fa del mare una sfumatura più intensa del cielo.

    Setaccia le parole
    tra i grani di luce nel tuo cappello,
    dividile dall’imbroglio delle nostalgie.
    Desumile dalle traiettorie degli uccelli migratori
    che s’assiepano sui fili della luce
    – mentre anche tu vai via.

    Districale dai nodi delle desinenze di novembre
    dall’affanno della sua luce cruda,
    delle ombre che si porta al collo
    come grani di una litania.

    Scova le parole sotto la ruota
    delle tue scarpe
    e spingile a dire
    quello che non vorrebbero.

    Tutto quello che non vorrebbero.

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  • (Senza titolo)

    On: 12 Aprile 2017
    In: lettera, sproloqui
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    pioppetoAl fondo delle poesie si mette il luogo e la data di scrittura,
    hanno pur diritto ad una nascita
    – il giorno e il posto,
    per sapere se era inverno oppure primavera,
    o magari autunno, in qualche città del nord.

    Al principio delle poesie si mette il titolo,
    hanno pur diritto a un nome
    -un tratto più marcato,
    qualcosa che le annunci,
    qualcosa che serva per farle ricordare.

    Le mie poesie le scrivo
    con inchiostro di limone sopra i tronchi di betulla
    o sulle foglie chiare e tremule la sera
    -sono corde di chitarra per la brezza.

    Anonime e di incerti natali, hanno comunque un’anima
    un profumo, e un suono.

    (E che suono bello fa il vento, di poesie senza parole…)

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  • Ci sono giorni e canzoni che pungono

    On: 30 Aprile 2015
    In: sproloqui
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     1
    mare

     

    Ci sono giorni e canzoni che pungono.

    Ci sono canzoni che dentro certe ore graffiano.
    Sono musiche che riportano indietro. Quando non eri donna ma zampettavi dietro la vita come un cane dietro il padrone. Aspettando bocconi. Certa che quelli migliori fossero ancora là in alto, in cima sulla credenza. Che adesso -gambe corte- non ci arrivi.

    Ma dopo. Dopo: vedrete!

     

    Indietro. Quando volevi entrare nelle tasche di tuo padre per non restare indietro.
    Negli occhi di tua madre, per non restare sola.

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  • Le cose che vorrebbe dirti il tuo bambino

    On: 26 Marzo 2015
    In: scienza&fantascienza
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    bambini

     

    1. Non arrabbiarti ogni volta che lascio in disordine i giochi. Insegnami a mettere a posto, ma ricorda che per me, gli animaletti della fattoria e i lego sono bellissimi mischiati sul pavimento.

     

    2. Se dico che voglio fare l’aviatore e dieci minuti dopo il supereroe, alla nonna il pompiere e allo zio il pittore, lascia fare: sono bambino e ho la vita tutta intera da inventare.

     

    3. Se voglio dormirti abbracciato, goditi il momento e fai bei sogni, come me. Se non ne hai di belli abbastanza, ti impresto i miei.

     

    4. Non ti innervosire se hai qualcosa di importante da fare e io non ti do tregua, se ti voglio accanto subito: per me non c’è niente più importante di te.

     

    5. Se dico qualche piccola bugia, non mi fraintendere: non è per mentire, ma perché la mia immaginazione non è ancora atrofizzata come quella dei grandi. Non è menzogna: quella che nasce nei miei desideri, è la verità più profonda che so.

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  • L’alba perfetta

    On: 16 Ottobre 2014
    In: sproloqui
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    alba sul mare

     

    L’alba perfetta
    per me:
    ci sono tende bianche
    dentro un giorno di vacanza
    che ondeggiano come
    le sottane
    in una balera sul parquet.

     

    C’è rumore d’onda
    sulla pancia della terra
    calda e vermiglia
    e i suoni gentili
    di quando il giorno
    sbadiglia.

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  • Se mi scrivessi una lettera

    On: 3 Giugno 2014
    In: sproloqui
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    semiscrivessiSe mi scrivessi una lettera comincerebbe così: è da tanto che non ci sentiamo.
    Se mi scrivessi una lettera vorrei sapere come sto, esattamente. Dietro i giorni a correre dietro ad appuntamenti, a riempire le strade di passi, a depennare voci da elenchi di cose da fare. 

    Mi chiederei cosa sogno la notte, quali colori ritrovo al mattino quando spalanco la porta di casa, quale viaggio sto tratteggiando sulla mappa segreta che tengo nella tasca del giaccone.

    Mi chiederei quale canzone mi saltella in testa mentre sovrappensiero salgo sul treno in stazione, quale paio di scarpe vorrei comprare per andare a prendere a calci un cattivo pensiero che la notte mi viene a svegliare.
    Mi chiederei come mi pettinerò per andare a ballare sulla vita, una sera di queste che non ho nulla da fare.

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  • Dichiarazioni d’amore in sillabe

    On: 19 Maggio 2014
    In: lettera
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    dichiarazioni

     

    Mam-ma do-po la nan-na si va al-la-si-lo?

     

    Sillabe messe in ordine come sentinelle, tutte sull’attenti e legate da una stretta di mano leggera: sono le frasi di Eliandro, due anni e un pugno di mesi, che già da qualche tempo si sforza in tutti i modi di farsi capire. E quanto chiacchiera!

     

    E’ decisamente avanti nella costruzione delle frasi: inventa, sperimenta, quando il vocabolario langue si aiuta con le mani, con il corpo, persino con i piedi: arriva al mimo. Ma è bravo, non si arrende, anche quando la mamma è tarda e chiede Ripeti, amore mio, ridimmi ancora, per un numero di volte che tende all’infinito.
    Lui caparbio: ripete, strizza gli occhi, disegna nell’aria il suo desiderio, lo indica con le dita, mi prende per mano e mi porta a vedere.
    Non ha una parola jolly come suo fratello, lui improvvisa.

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  • Lasciamoci ispirare #7 – Come fare l’amore

    On: 20 Novembre 2013
    In: sproloqui
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    si scrive per aggiusare di luce i giorniSi scrive per mettere a posto.
    Come un bravo artigiano
    isola il guasto
    per dare alle cose
    l’ordine giusto.

    Si scrive per aggiustare di luce
    i giorni,
    come l’imbianchino che stucca
    e traduce colori e contorni.
    Come il fotografo che all’occorenza
    trucca.

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  • Lasciamoci ispirare #6 – Orme

    On: 7 Novembre 2013
    In: lettera, ospiti
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    orme

    Tu sei altrove.
    nell’intensità distratta d’un abbaglio,
    nella luce molle della sera.
    Sei nel sapore acidulo e denso
    d’un frutto passato di stagione,
    nel camminare d’un figlio.

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  • Lasciamoci ispirare #4 – Il mio cuore di albume e merlot

    On: 28 Ottobre 2013
    In: ospiti, sproloqui
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    bbodo_taccuino con la copertina di stoffa_Certe notti vorrei fare cose così grandi che non mi ci stanno nella fantasia. Rotolano fuori e scavalcano i limiti, e il mio cuore è un uovo imbottito di albume e merlot.

     

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