La primavera è dei bambini. Nei loro giochi nei campi, nelle mani sporche di erba e nei pantaloni infangati fino al ginocchio. Nell’odore dell’attesa, che ha sempre a che fare con l’aria umida, le mani sudaticce dentro altre mani, il pelo arruffato di un cane (nella foto sotto, non vi pare che Poldo sorrida un sorriso vero?).
La primavera, quando sei piccolo, è tutta in una sorpresa che ti fanno mamma e papà, quando dentro un pomeriggio di sole vengono a prenderti all’asilo a cavallo.
È in una festa di compleanno, in una bocca sporca di cioccolato, nelle voci che fanno a chi grida più forte.
La primavera è per i bambini, perché i bambini la primavera ce l’hanno dappertutto: nelle tasche piene di terra e nel cuore pieno di semi. (altro…)
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Istanti rubati a #marzo2015
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Istanti rubati a #Maggio
Programmare un viaggio. Non importa per partire quando e per andare dove. Quello che conta è alimentare i progetti con un bel biglietto sretto in mano. E una Lonely Planet nuova nuova sotto il braccio.Read More -
La bellezza dei punti elenco (post delirante, agitare prima dell’uso)
- Bombardare il pensiero di positività.
- Sviluppare la parte del cervello preposta alla creatività.
- Appaiare i calzini prima di buttarli a lavare, per evitare di doverne comperare un paio nuovo a settimana (problema di molto ridotto col trucco della scatola: butto ogni calzino single in uscita dalla lavatrice in una scatola dedicata che funge da sala d’aspetto/dimenticatoio in attesa del coniuge disperso: prima o poi ritorna. Forse).
- Iniziare la ricerca del regali di natale all’epoca dei saldi estivi (pazienza se qualcuno si troverà sotto l’albero un colorato bikini)
- Non disperdere la concentrazione, magari utilizzando la tecnica dell pomodoro.
- Allenare il muscolo della preveggenza e irrorare la vena visionaria.
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Istanti rubati a #Aprile
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Istanti rubati a #Marzo
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Le ragioni piccole della felicità
Il buonumore ha ragioni piccolissime:Read More
noi quattro insieme sul trattorino a preparare la terra per la semina. Che sia predisposta a partorire pomodori rosso-sanguigno che sporcano bocche di semi, patate terrose -il segreto del prato, penduli fiori di zucca arancioni, e gramigna che prova la flessuosità delle schiene. -
L’esempio in un alveare
C’era una notte fuori, piena di profumo, e una notte dentro, piena di domande.
Una fiaba: leggera, garbata, profonda.
Questo è “L’inverno dell’alveare” di Davis Bellucci. Un piccolo gioiello prezioso ben cesellato. Pieno di piccole chicche.
Per spiegarci meglio: da malata lettrice e grafomane quale sono, da sempre mi annoto brevi parti libri che mi colpiscono maggiormente, che mi fanno riflettere, che mi regalano fremiti di poesia. Le sottolineo a margine e poi le ricopio, nell’infinito file “citazioni”. Dico questo non per sottolineare il mio disagio mentale, ma per raccontare che da questo libro ho attinto una serie infinita di perle, riempiendo fogli di frasi rubate. -
Briciole di Pollicino
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Questo no, questo sì: liberare gli armadi della mente
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Il colore del giorno quando si alza presto
Quest’anno la primavera si sta facendo aspettare un bel po’ (almeno qui, nel mio cantuccio di mondo), con quella sua faccia tosta da giovane donna bellissima che molto si lascia bramare e poco si concede.
Allora me ne sto accucciata buona, come un cane fedele che nel cortile di casa aspetta il padrone e una carezza sul muso. I raggi caldi del sole sarebbero una gran bella carezza sulla pelle e sull’anima, sì.