Giochiamoci il Jolly: Blog di Fioly Bocca

  • Il mio treno è differente (istruzioni per l’uso)

    On: 10 Novembre 2014
    In: la mia vita e io, scienza&fantascienza
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    stazione di crescentino

     

    È un mondo difficile, quello del pendolare. Un mondo che si divide in due, irreversibilmente dicotomico come bianco e il nero, lo ying e lo yang. Il nostro mondo è formato dal Bene (ovvero variopinte Frecce et similia) e dal Male (ovvero tutto il resto). La mia posizione logisticamente decentrata (ovvero buchinculata) mi lega indissolubilmente ai passeggeri di serie b, alla vile materia.
    Ecco cosa contraddistingue il nostro bistrattato servizio:

     

    • Il nostro treno non ha MAI la precedenza. Neppure rispetto a una Freccia che partirà il giorno dopo. Se un treno deve aspettare, quello è inequivocabilmente il nostro. È la regola numero uno sul regolamento che ogni dipendente Trenitalia deve conoscere a memoria al momento dell’assunzione. Spesso ottengono la precedenza anche treni immaginari: per un errore nella comunicazione si sosta mezz’ora in mezzo al nulla della campagna.
    • Ogni anno, a dicembre, cambiano gli orari: i nostri devono essere peggiorativi. In maniera costante e cumulativa. Possono togliere treni, sminchiare le coincidenze, ridurne capienza, vagoni e percorrenza. Mai e poi mai migliorarne l’efficienza.
    • I nostri treni sono soggetti a una realtà spazio temporale dilatata. Di settimana in settimana aumenta il tempo impiegato per arrivare dal punto A al punto B. Certamente qualcuno avrà cominciato a studiarne la fenomenologia per arrivare a scoprire la natura dei buchi neri che si annidano nella pianura piemontese.
      A titolo esemplificativo: fino allo scorso novembre partivo di casa alle 6.40 e arrivavo a lavoro verso le 8.30. Ora parto alle 6.25 e arrivo verso le 8.30.

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  • Attàccati… all’ironia!

    On: 5 Dicembre 2013
    In: sproloqui
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    giorni noHai presente quei giorni che ti svegli al malefico trillo della spaccasogni (quella con le lancette che vanno a mille e tutte le volte che la senti vorresti dirle Addio e scagliarla contro la finestra del vicino), dicevo ti svegli incazzato e ti sembra che sia mezz’ora che ti sei addormentato e infatti è mezz’ora perché alle cinque circa tuo figlio ti ha svegliato con il ventimillessimo rantolo catarroso? Ecco.

     

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  • Uno spaccato sul pendolarismo estremo

    On: 13 Novembre 2013
    In: la mia vita e io
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    unospaccatoCosa fa la gente in treno. Mi guardo intorno adesso, sul Torino-Milano e vedo la più variegata umanità fare le cose più disparate. Accalcata come ad agosto sulle spiagge libere in Liguria.
    Un paio leggono, una gioca a ruzzle (ma che è, ‘n epidemia?). Un tipo qui vicino mi fa partita. Continua a muoversi sul sedile come se si stesse sgranchendo le braccia. In continuazione. Sembra la Pellegrino prima della gara per l’oro. Ha la fede al dito e mi chiedo come sua moglie la sera possa sedersi sul divano accanto a lui a guardare la tv. Per dire. Avrà la perenne sensazione di stare in palestra.
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  • Sul carro bestiame

    On: 11 Dicembre 2012
    In: la mia vita e io
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    Non sono arrabbiata. Sono furibonda. Furente. Pericolosa come una miccia inesplosa.
    Ho appena scoperto i nuovi orari dei treni. Fino a oggi avevo rimosso il problema, avevo messo in qualche angolo ben nascosto del cervello l’informazione del previsto cambiamento, non avevo voluto avvelenarmi l’illusoria certezza che in sole 1 ora e 50 minuti sarei riuscita, anche per il 2013, a coprire il tragitto casa-ufficio. Oggi scopro che di ore ce ne vogliono abbondantemente più di due.

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