Amore è accoglienza. Quando prima di tutto lo senti nella pancia. Ma ancor prima stava in un punto imprecisato. Quel posto che per la scienza è il cervello, per la letteratura è il cuore.
Amore è spavento. Quando per qualche ora non lo senti muovere e le provi tutte. Ti muovi un po’, ti metti su un fianco – qual era il preferito da un feto? – ti muovi più forte, ondeggi, balli la macarena mangiando qualcosa di dolce, poi qualcosa di piccante. Nel dubbio ti siedi a tavola un’altra volta e ricominci la cena. Ballando sul posto. Finché lui, dall’interno, ti smolla un calcio che lèvati, piantala un po’ di agitarti, là fuori, è il messaggio sotteso, nemmeno tanto in codice.
Amore è spavento quando batte una capocciata più secca, entrando di tempia nel buffet Stornas Ikea.
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Amore è spavento. Quando per qualche ora non lo senti muovere e le provi tutte. Ti muovi un po’, ti metti su un fianco – qual era il preferito da un feto? – ti muovi più forte, ondeggi, balli la macarena mangiando qualcosa di dolce, poi qualcosa di piccante. Nel dubbio ti siedi a tavola un’altra volta e ricominci la cena. Ballando sul posto. Finché lui, dall’interno, ti smolla un calcio che lèvati, piantala un po’ di agitarti, là fuori, è il messaggio sotteso, nemmeno tanto in codice.
Amore è spavento quando batte una capocciata più secca, entrando di tempia nel buffet Stornas Ikea.