Un mattino di fine estate in Liguria, mentre eravamo a passeggio sul molo, è successo che Lemuele si sia messo a piangere vedendo un pesce, credo una spigola, morto sul bordo del passaggio.
Voleva ributtarlo in mare, ma quando gli abbiamo detto che non sarebbe bastato per farlo nuotare ancora, un pianto di rabbia gli è straripato negli occhi.
Erano i giorni della polemica per la foto del bambini siriano, annegato, pubblicata da Il Manifesto. Per qualche strana associazione di idee mi sono chiesta cosa succeda a certi uomini, che probabilmente da bambini avranno sentito lo stesso senso di impotenza di fronte a una bestiolina morta e che invece, da adulti, non vivono queste immagini -questa verità- con un senso di sconfitta.