C’era una volta il Natale. Quello delle buone intenzioni, degli occhi luccicanti, del ceppo più grosso dentro il cammino per scaldare la mezzanotte, quello dell’attesa che diventa festa.
Poi ho scoperto che Babbo Natale non esiste (così dicono), che i doni li impacchettano negozianti frettolosi dentro centri commerciali iper affollati, che il rumore dei campanelli delle renne che sentivo la notte del 24 dicembre era tutto dentro i miei sogni impazienti.
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Cose che vanno, cose che tornano (e Auguri!)