Giorni ovattati. Caldi e tenerelli, come carezze buone, come i cioccolatini con il ripieno scioglievole.
Luci soffuse, quando la nebbia fuori ammortizza i suoni e addomestica la vista a colori più miti e dentro casa le lucine di natale si rincorrono con una faccia da luna park.
Aprire casa agli amici, dividere giochi e capricci, nuove scoperte e salti sul letto.
Vedersi poco, purtroppo, una volta l’anno o poco più, ma sentire ogni volta il gusto dolce del trovarsi. Come quello del latte e biscotti mangiati a colazione, tutti insieme intorno al tavolo in cucina.
Vedersi poco, purtroppo, una volta l’anno o poco più, ma sentire ogni volta il gusto dolce del trovarsi. Come quello del latte e biscotti mangiati a colazione, tutti insieme intorno al tavolo in cucina.
Soffiare le candeline sulla torta. Sono due, così con le dita, un indice e un medio dritti su un pugnetto burroso. Due anni e decine di ricci, quelli che piacciono tanto alla mamma, che mi passa sempre le dita tra i capelli, che me li copre di baci anche se sto diventando grande adesso, un ometto. Si capisce, ho già compiuto due anni.
Aprire i regali, tanti. Forse troppi, pensando a quanti nel mondo hanno molto meno di quel che serve. Ma godersi il rumore che fa la carta quando la strappi, lo sfrigolio di quei pacchetti lucidi che scivolano via e svelano una sorpresa.
Trovarci dentro un paio di pattini o un libro.
Ma il momento più bello è quello in cui soppesi il pacco e tiri a indovinare. Una frazione di secondo o poco più, perché poi vince la curiosità e svapora il mistero.
Trovarci dentro un paio di pattini o un libro.
Ma il momento più bello è quello in cui soppesi il pacco e tiri a indovinare. Una frazione di secondo o poco più, perché poi vince la curiosità e svapora il mistero.
A volte scivola fuori un pianto, ma veloce, perché un attimo dopo si è trasformato in coccola, in gioco. Perché questo amore è morbido e non fa male, è l’amore tra una mamma, o un papà, e i suoi bambini e somiglia a una nuvola di zucchero filato. E’ un amore che ti contiene tutto, a volte persino ingombrante, ma che ti tiene al caldo. Come in un nido.
Così sono state le mie lunghe vacanze di Natale, lunghe come non lo erano dai tempi della scuola.
E la cosa più bella è che ho capito che adesso il piacere di stare coi miei figli ha superato la fatica. Che non ho più nemmeno bisogno dell'”ora d’aria” solo per me. O almeno, non spesso come un po’ di mesi fa.
E tutti questi giorni insieme sono stati il regalo più bello del Natale.
E la cosa più bella è che ho capito che adesso il piacere di stare coi miei figli ha superato la fatica. Che non ho più nemmeno bisogno dell'”ora d’aria” solo per me. O almeno, non spesso come un po’ di mesi fa.
E tutti questi giorni insieme sono stati il regalo più bello del Natale.
Il jolly è: fare un brindisi più rilassato perché tanto domani la sveglia non suona, puoi avvolgerti ancora nel piumone, dopo aver sbirciato fuori dalla finestra il buongiorno dell’alba.
Tags: amici, brindisi, jolly, luci, luna park, natale, sentimenti, vacanze
“Il piacere di stare coi miei figli ha superato la fatica”, che meraviglia Fioly,!
La fatica del divenire genitori si trasforma e smette di offuscare i meravigliosi cangianti colori della relazione con i figli.
Buon Anno : )
The Real Person!
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proprio così… tocca avere un po’ di pazienza ma poi si viene ampiamente ripagati.
grazie e buon anno a te e la tua famiglia!
The Real Person!
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grazie. dalla mamma e dai piccolini 🙂
auguri al piccolino di casa…
bellissime parole come sempre
belli quei due lì! 😉