Non sono capace di disegnare. Non riesco a ritrarre a mano libera nemmeno un fiore stereotipato e ho il senso della prospettiva poco più che monodimensionale. A dire il vero, è probabile che avrei problemi anche a stare nei bordi colorando un album per bambini.
Eppure, ogni tanto, in certe certe fasi della vita più che in altre, sento l’irrefrenabile desiderio di tirare fuori colori acrilici e pennelli dalla scatola dove probabilmente sarebbe giusto lasciarli segregati.
Questa fase creativa ha avuto inizio cinque o sei anni fa: durante un trasloco “difficile”, che doveva dare una svolta importante, oltre che sofferta, alla mia vita, mi sono resa conto che mi faceva stare bene disegnare ideogrammi (con un significato ben mirato) su ogni porta interna del nuovo appartamento. Finiti questi capolavori, mi sono dedicata alle tele.
Bè, i risultati di queste opere naif (nel senso deteriore del termine) lasciano un po’ a desiderare, ma ciò che conta è che mi rilassa e mi euforizza liberare in questo modo la creatività (mi accontento di poco, lo so).
E poco tempo fa, vedendo un pezzo di legno ben levigato, mi ha ripresa il raptus e con un balzo felino sono arrivata alla scatola di tesori per estrarne pennelli e colori. Il bello è che parto senza idee precise e non so mai cosa verrà fuori. Quello che più mi ispira è la commistione tra figure e parole (c’entrano sempre, loro).
Le domande sono:
- capita anche a voi, di voler indugiare in generi in cui non eccellete o sono definitivamente da ricovero?
- come incoraggiare la creatività di bambini di 2 e 3 anni, che è così sana e liberatoria?
Il jolly è: sperimentare. Senza vergogna (ed è proprio il mio caso!)
Tags: acrilici, arte?, colori, creare, creatività, disegno, jolly, parole&immagini, sperimentare
Per quel che vale, io il tuo legnetto levigato trasformato in albero della vita lo trovo bellissimo 🙂
Sarà perché anch’io non so disegnare, ma mi lascio andare a viaggi senza meta né direzione sacrificando stoffe, bottoni e paste modellabili di ogni genere. E’ forse l’unico modo che conosco per non pensare a nulla, una strana maniera di praticare quello che le persone serie chiamano ‘meditazione’, suppongo 😉
The Real Person!
Author Fioly acts as a real person and passed all tests against spambots. Anti-Spam by CleanTalk.
anche per me è un po’ così: impegnare le mani per liberare la mente.
e secondo me ci fa un granm bene! 😉
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mmh… quello delle pietrine mi ha convinta, lo sperimenterò. grazie!
(e per le ricette, ci provavo pure io da ragazzina… risultati da vomito garantiti! ;))
ahah certo a volte persevero col voler inventare ricette che non si amalgamano, non sanno di nulla, non non non… non sono una cuoca.
Per la creatività bambinesca uhm disegnare sui sassi rispettandone la forma e cercando il sasso-automobilina, quello palla, e via così? Banale forse, ma secondo me sempre bello. O Giochi di parole.baci