Questo post ce lo regala la mia amica Barbara Lamhita Motolese* (grazie!)
La vita dei bambini è piena di prime volte, forse è per questo che sono pieni di entusiasmo.
C’è una seggiovia a Prali che sale fino a 2000 metri, una seggiovia come tante, che per noi per un giorno è stata LA seggiovia, quella della prima volta sulla seggiovia, la prima volta che i tuoi figli volano su un seggiolino piccolo e li tieni stretti perchè la vita non ti è mai sembrata così piena di pericoli come da quando sei diventato un genitore. Un’altra prima volta, un altro momento di entusiasmo vissuto insieme, tra non molto comincerà a viverle da solo le grandi emozioni ma per ora è ancora tuo il viso che cerca spalancando gli occhi per dirti quanto è alta questa seggiovia, quanto è bello quell’albero, quanti fiori ci sono su quel prato.
C’è una seggiovia a Prali che sale fino a 2000 metri, una seggiovia come tante, che per noi per un giorno è stata LA seggiovia, quella della prima volta sulla seggiovia, la prima volta che i tuoi figli volano su un seggiolino piccolo e li tieni stretti perchè la vita non ti è mai sembrata così piena di pericoli come da quando sei diventato un genitore. Un’altra prima volta, un altro momento di entusiasmo vissuto insieme, tra non molto comincerà a viverle da solo le grandi emozioni ma per ora è ancora tuo il viso che cerca spalancando gli occhi per dirti quanto è alta questa seggiovia, quanto è bello quell’albero, quanti fiori ci sono su quel prato.
Un’altra prima volta, una delle tante.
A 3 giorni di vita ha sentito l’aria sulla pelle per la prima volta, dormiva ma ha avuto un leggero tremito, avra’ freddo?
Ad un mese ha riso per la prima volta, non sapeva cos’era, ma gli è piaciuto, tutto ad un tratto emetteva questi buffi suoni e tutti si giravano a guardarlo sorridendo.
A 3 giorni di vita ha sentito l’aria sulla pelle per la prima volta, dormiva ma ha avuto un leggero tremito, avra’ freddo?
Ad un mese ha riso per la prima volta, non sapeva cos’era, ma gli è piaciuto, tutto ad un tratto emetteva questi buffi suoni e tutti si giravano a guardarlo sorridendo.
A 4 mesi è caduto per la prima volta, non pensavi che imparasse a girarsi proprio quel giorno, proprio mentre era sul divano, gli rimarrà il bernoccolo?
A 1 anno ha preso il treno per la prima volta e com’era bello il suo sorriso quando guardava dal finestrino con le manine appiccicate al vetro, così bello che non hai osato rovinargli il momento per dirgli di non avvicinare troppo la bocca, rimasta poi spalancata per tutto il viaggio.
A 2 anni gridava “aeio aeio aeio” proprio davanti alle hostess dell’imbarco, così felice che anche loro improvvisamente si sono ricordate che volare è una magia meravigliosa.
Non si ricorderà di quella seggiovia, di quelle hostess, nè degli alberi che sfrecciavano veloci di fianco al treno, non si ricorderà delle cadute ma si ricorderà della mano che lo faceva attraversare sicuro la strada e si ricorderà sicuramente delle braccia che lo sollevavano all’altezza dei grandi e ancora più su per vedere il mondo dall’alto.
E guardandolo ti rendi conto che l’entusiasmo, quello vero, te lo sei perso per strada, e lo ritrovi solo in poche occasioni, lo ritrovi nelle prime volte, quando il cuore ti batte forte e l’emozione ti riempe gli occhi.
Lo ritrovi nelle prime volte dei tuoi figli che sono anche le tue prime volte, perche’ quando ci sono loro anche i fili d’erba diventano interessanti.
Lo ritrovi nelle prime volte dei tuoi figli che sono anche le tue prime volte, perche’ quando ci sono loro anche i fili d’erba diventano interessanti.
E il viaggio diventa una scoperta doppia, anche se quella seggiovia l’hai già presa tante volte, anche se quella fontana l’hai già vista tante volte, ma come mai non ti sei mai accorto di quanto somigli al nonno vittorio quel personaggio laggiù con gli occhiali, come mai non hai più buttato una monetina per realizzare quel tuo sogno, che prima ti sembrava impossibile e ora invece sembra solo la prossima prima volta.
*Barbara Lamhita Motolese è fondatrice di Ta-Daaa Srl, progetti di comunicazione integrata dedicati ai genitori. Referente di www.genitorichannel.it, magazine e web-tv dedicati ai genitori con un taglio editoriale legato alla naturalità e al rispetto. Web programmer e web content manager. Mamma homeschooler di due bambini. Appassionata di tecnologia ma ama la campagna e gli spazi aperti e per questo vive con la sua famiglia in una casa sulla collina in mezzo ai boschi del Monferrato in Piemonte.
Grazie di cuore a tutti/e per i bellissimi commenti
Felice di essere arrivata qui e di avere letto questo bellissimo post che emoziona e fa riflettere. una riflessione che non dovrebbe essere passeggera, ma che dovremmo ricordare sempre, in ogni momento che trascorriamo con loro.
Ecco quali sono i ricordi più belli. Sono istanti di vita.
Delizioso post.
Non ho parole per descrivere le meravigliose emozioni che hai scatenato. Grazie di cuore e complimenti per il modo in cui hai saputo raccontare quello che noi mamme viviamo quotidianamente (ma che a volte rischiamo di perdere di vista)
Bellissimo guest post!
Concordo su tutto, sul mondo rinnovato che vediamo attraverso ai loro occhi e sulla nostra incapacità di “guardare” con quella meraviglia che abbiamo perso per strada. Mi dico sempre che mi piacerebbe imparare di nuovo attraverso i miei figli, ma basta un attimo e me ne dimentico di nuovo..
The Real Person!
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io pure. ma questo è un ottimo promemoria 😉