Da piccola col tutù rosa e i sogni da ballerina ripiegati e infilati in un cassetto, con le scarpe di raso e le punte di gesso.
Sono cresciuta poco fuori e niente dentro, resto bambina. Con le lettere a Babbo Natale e tutte le voglie accese, con più interesse per i libri di fiabe che per le pietre preziose. Così, leggera e indifesa, saltello distratta tra sogni dispari e progetti spaiati.
Quando sono un po’ stanca mi faccio più piccina ancora e metto su la maschera da donna, come una matrioska che riveste la corazza. Me ne vado in giro con passo cauto, la faccia di chi la sa lunga e il naso da pinocchio.
Invecchieró bambina e bambina morrò, se dovrò morire. Con i sogni lucidati infilati nella tasca del vestito della festa. Avrò una scritta tatuata sulla mano: non si dica che ho vissuto troppo piano.
*Una bella iniziativa va premiata, e quella di Zelda was a writer non può lasciarmi indifferente. È un progetto di scrittura creativa. Ogni settimana lei propone alcuni materiali di ispirazione e chi vuole si lascia ispirare e lancia a briglia sciolta la fantasia.
Libera la penna! Le istruzioni qui.
BELLA la mia amica – in versione femminile – Peter Pan!
Che i tuoi sogni – lucidati – spicchino il volo, presto. Anzi prestissimo 😉
The Real Person!
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Dani, grazie da Pippy Pan (come dicono i miei figli ;))
non si dica che ho vissuto troppo piano.
Come mi piace come metti insieme parole e apri mondi…
un abbraccio
The Real Person!
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…alllora siamo pari perchè le tue ultime foto le ho riguardate almeno cinque volte 😉
grazie