La donna con lo scialle camminava come a scansare formiche. Un passetto in avanti, un passetto di lato. Evitava briciole. Aveva un affanno che le rendeva il respiro un soffio.
L’uomo con la pipa le andava incontro, guardava un po’ su e un po’ giù, non poteva fissare gli occhi di lei, fatti come mandorle. Si incontrarono in mezzo alla pista mentre il grammofono cantava il valzer di Musetta.
Le braccia di lui e di lei si unirono abbracciando l’aria, poi la schiena dell’altro. I corpi seguirono la traiettoria e sentirono il caldo venirgli incontro con anticipo. Un’onda di demonio e zucchero filato.
Allacciati, allungarono i passi. Le gambe combaciarono e pure i fianchi presero le misure. Gli occhi, quelli, furono ultimi a incontrarsi. Ma, una volta trovata la strada, non la persero più.
La donna con lo scialle e l’uomo con la pipa accesero la sala di scintille.
Cuanta pasión en la vida
cuanta pasión
es una historia infinita
cuanta pasión
(P. Conte)