Giochiamoci il Jolly: Blog di Fioly Bocca

La borsa dei tesori

On: 8 Luglio 2013
In: la mia vita e io
Views: 6616
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bimbi e fotoL’ultimo giorno di asilo sono andata a prendere Lemuele, che mi è corso incontro tenendo sotto braccio una bellissima borsa dei tesori. Insieme a sacchettino, copertina e cambi vari che riempivano il suo armadietto, ci siamo portati via questa sacca di tela, tutta dipinta con le sue manine, con dentro i lavoretti fatti durante l’anno.

Dopo essere passati a festeggiare la fine della scuola con una coppetta gelato melone e menta, siamo rientrati a casa e ci siamo messi a sfogliare le sue coloratissime opere d’arte.
C’erano disegni, raccolte di creazioni dedicate alla primavera, alla pasqua, al natale.
Me lo sono immaginato, chino sul banchetto insieme ai suoi compagni di gioco, a pasticciare coi pastelli, con le foglie, con i ritagli di carta.

Le sue piccole dita intente ad attingere idee e tradurle in mosse facili, una scia blu per disegnare il cielo, una cannuccia che diventa lo stelo di un fiore, un tratto di matita sono i capelli della mamma.
Poi, tra i fogli multicolori, è saltato fuori un album fotografico artigianale, fatto di cartoncini rilegati, con alcuni scatti di Lemuele selezionati dalle maestre: Lemuele con un buffo copricapo, Lemuele che gioca con gli amici, immerso nel sonno del riposino pomeridiano.
A quel punto le lacrime già premevano prepotenti dietro le palpebre, razza di mamma di pasta frolla che sono.

A farmi crollare definitivamente, una lettera della maestra ai bambini, così dolce e zuppa di emozioni che non si può raccontare.
Ho rivisto mio figlio il primo giorno di asilo, col suo zainetto troppo grande, pieno di pastelli e punti interrogativi. Ho rivisto quanta strada ha fatto, in quelle scarpe piccole, quante emozioni deve aver vissuto in questi mesi.

Mi ha investito una nostalgia che non provavo da tempo, nostalgia per qualcosa che ho vissuto solo indirettamente, attraverso i suoi racconti a pezzetti, i suoi occhi grandi, le sue gambe ancora incerte.
E ho pianto, perché tanto lo sapevo che sono una mamma di pastafrolla con il cuore a rischio inondazioni.

Il jolly è: una letterina e un po’ di foto che ti fanno emozionare.
E grazie alle maestre, ancora una volta.

 

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10 Responses to La borsa dei tesori

  1. Marzia ha detto:

    Ma che tesori importantissimi! E che tesoro prezioso è trovare maestre capaci e sensibili, perché gli anni della materna sono così importanti e a me spiace che mio figlio li abbia vissuti male con insegnanti assolutamente non all’altezza. Quindi sono molto contenta che Lemuele possa tenere – anche fisicamente – ricordi tanto belli!

  2. Ale ha detto:

    E con le amiche-mamme di pasta frolla che piangono solo aleggere????

  3. keypaxx ha detto:

    Sono sensazioni che sicuramente restano impagabili, quelle trasmesse dai figli.
    Un sorriso per una serena giornata.
    ^___^

  4. Danila ha detto:

    evviva le mamme-pastafrolla!!!
    che poi, vuoi mettere quant’è buona,la pastafrolla,inzuppata!!!! 😉

    Come ti capisco..(sono anni che piango come una deficente, davanti a quelli che per qualcuno sono semplici scarabocchi!!!) ho incorniciato il suo primo lavoretto..aveva otto mesi, ed ora (dopo quasi tre anni) che abbiamo una cameretta con le pareti pittate a nuovo, non vedo l’ora di esporre tutte le opere d’arte a mò di galleria!!! 😀

  5. Francesca Gallo ha detto:

    Probabilmente attraverso i nostri figli viviamo nuovamente le emozioni che abbiamo provato da bambini,che abbiamo represso,nascosto ; l ‘indicibile nostalgia è, per un passato, che sappiamo nn tornerà più,ma che rivive dentro di loro

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