Si allunga il giorno, si stiracchia sulla pelle del mondo, è solo un chicco di primavera che si fa strada, piano, sotto strati di gelo.
E promette grandi cose: sfilate sfacciate di fiori nuovi, i passi dei miei figli su distese riconquistate di verde.
E sono giuramenti solenni di perenni estati a rincorrere fiabe nei prati.
Una primavera che si annuncia, con un sussurro che è poco più di un miraggio, è il motivo del sorriso sbilenco che vedo riflesso nel mio finestrino, su questo treno lento che mi riporta a casa.
(ma la mia primavera è tutte le sere, quando arrivo a casa e prima di entrare in cucina resto ad ascoltare fuori dalla porta, e nelle voci dei miei bimbi il mondo intero si scioglie di incanto).