Giochiamoci il Jolly: Blog di Fioly Bocca

Di fratelli, sorelle e sparring partner

On: 18 Marzo 2014
In: la mia vita e io, sproloqui
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fuerteventura, dune

 

Grotta del sale, qualche giorno fa.
I bambini e io ci stavamo infilando le giacche per tornare a casa. Insieme a noi c’era un altro duenne con la sua mamma. Probabilmente per attirare l’attenzione, il bimbetto si è messo a fare piccoli dispettucci a Eliandro: un pizzichino, un buffetto, una tirata di maglia.
Piccole cose fastidiose che i bimbi si scambiano con tanta generosità.

 

Lui si lamentava un po’, allontanandolo. Stavamo per uscire quando questo bambino gli ha dato una spinta e sono ruzzolati a terra entrambi, più sorpresi che arrabbiati.
Eliandro si è alzato piangendo ed è corso verso di me.
La stessa cosa ha cercato di fare il piccolo disturbatore quando Lemuele gli si è parato davanti.
E con modi alla Bud Spencer nella forma migliore gli ha scandito queste testuali parole: “Se tu fai ancora male a mio fratello, che è piccolo, io chiamo la tua mamma, e vedi cosa ti fa!”
Con tanto di dito puntato al naso.

 

Ecco, non so esattamente da chi abbia imparato e non vorrei si pensasse che li sto crescendo come giovani teppisti del Bronx. Però mi ha fatto una tenerezza, vedere questo frugolo capace di sentire lo scontento del fratello minore e intervenire con decisione.
Una tenerezza che ho voluto raccontare questa scena qui, per non perderla nella memoria.

 

Perché al di là dei modi forse un pochino da affinare ho pensato che sarebbe bello, se fosse sempre così. Se i miei due figli fossero uniti, sempre, nonostante le pieghe che prenderanno le loro vite.
Che sapessero di poter contare uno sull’altro, in ogni circostanza, senza se e senza ma. Proprio com’è tra mia sorella e me. Certo, non ho mai dovuto prendere le sue parti per difenderla durante una rissa, ma abbiamo sostenuto insieme circostanze di molto più difficili della frattura di qualche setto nasale. E so che ora e sempre lei e lì. A sperare il mio bene come io il suo. A esserci, in caso di bisogno. Senza se e senza ma.

 

Ecco, se tra i miei figli fosse lo stesso mi direi che abbiamo fatto un bel lavoro, sì.
Da vecchi guarderei Federico negli occhi e ci daremmo una pacca sulla spalla: Abbiamo fatto proprio un buon lavoro.

 

Il jolly è: lo sparring partner. Oltre le storie d’amore e i legami di sangue:  avere un fratello o una sorella che sia legato a noi per l’anima.

 

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5 Responses to Di fratelli, sorelle e sparring partner

  1. MammaInOriente ha detto:

    E’ lo stesso augurio che faccio io ai mie due maschietti. Ancora c’è tanta gelosia fra loro, soprattutto da parte del più grande e questo ci rende tutto piuttosto difficile. Però inizio ad intravedere anch’io degli sprazzi di fratellanza e spero che si uniscano sempre di più nel corso degli anni…

  2. Fabio ha detto:

    La cosa che più mi è piaciuta è formula che ha usato Lemuele “se fai male a mio fratello chiamo la TUA mamma e VEDI COSA TI FA”. In pratica non minaccia il bimbo in prima persona ma lo richiama all’ordine sfruttando l’unica (padre a parte) persona che può riprenderlo.
    Invece ieri mentre riprendevo Giotto x il suo comportamento un bimbetto di circa tre anni mi dice: perché lo riprendi, se lo fai ancora vengo li e te le suono che ti mando dal dottore…
    Da chi l’avrà imparato?

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