È che ci sono emozioni che se per un po’ non le frequenti, poi te le dimentichi. Cioè, non è che proprio te le dimentichi, è che restano lì, appena assopite sotto la pelle, in attesa che qualcosa le riporti a galla.
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Di emozioni che son brace sotto la cenere
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Il Social Family Day secondo me
Read MoreMetti una giornata social, metti che da due giorni hai la febbre (la prima negli ultimi due anni) e un mal di gola che non te lo ricordavi dal tempo delle elementari. Metti che le previsioni danno pioggia e che per forza di cose dovrai portare con te il tuo gnomo di 5 mesi, che da una settimana è (parecchio) più nervoso del solito. Aggiungi che sei a enne notti di sonno disturbato e inquieto.
Viste le premesse, poteva essere lo sfacelo. Invece, per fortuna, il giorno ha tradito le aspettative del mattino. -
Quando notte fa rima con lotte (post scaramantico)
Read MoreVorrei discutere approfonditamente l’argomento “bambini che non dormono di notte”. Se non stessi per addormentarmi. Mi accontenterò di un breve post scaramantico. Mi spiego: avevo scritto un po’ di tempo fa che Eliandro dorme quasi tutta la notte filata. Avevo aggiunto che non avrei dovuto dirlo, per non portarmi rogna da sola. E benché io abbia accompagnato tale affermazione con un gesto apotropaico, non è servito e la Sfiga dei Nemici di Morfeo si è abbattuta su di me.
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Solo per dire grazie alla Vita
Read MoreIeri è stata una giornata di festa. C’è stato il Battesimo di Eliandro nella nostra bella chiesetta di campagna, e il sole, se proprio non è stato un sole sfacciato, ci ha riscaldato il pomeriggio fin quasi alla fine dei festeggiamenti.
Chissà se Eliandro domani sceglierà un’altra strada, magari diventerà buddista, agnostico o induista. Non importa la religione che sceglierà o non sceglierà, non importa quale Dio deciderà di accogliere. Ciò che mi auguro è che i miei figli alimentino sempre la propria radice spirituale che gli permetterà di restare in contatto con la parte più profonda di sé e di apprezzare tutte le meraviglie che avranno intorno. -
Post per un podio
Read MoreQuesta domenica non lasciava presagire nulla di buono. Nel senso che c’era questa garetta di ragazzini a cavallo da andare a vedere, che è anche una cosa divertente in genere. Ma non se ci vai con due piccolini troppo stanchi a causa di un week-end più impegnativo del solito. Non se mentre sei in auto diretto al maneggio che organizza la manifestazione il cielo di apre e mantiene tutte le promesse metereologiche (sempre così, quando speri che non ci azzecchi): e piove. Ma piove davvero, goccioloni proprio, mica quell’acquetta primaverile che di tanto in tanto spruzza appena i prati.
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Social Family Day for dummies
Read MoreSocial Family Day, organizzato da MammacheBlog: l’ho scoperto un paio di settimane fa, per caso, navigando qua e là. E mi sono detta: sarebbe bello, buttarci un occhio. Solo che di due nanetti almeno uno lo dovrei portare con me. Non fosse altro perché lo allatto al seno e fare tutta una giornata senza di lui non è possibile, soprattutto perché non è pratico partecipare a una giornata di incontri e tavole rotonde con il tiralatte in borsetta. No, no, la trasferta sarebbe davvero troppo impegnativa, considerato anche che con la mia (dis)abilità spaziale e logistica trovare un luogo nella caotica Milano con pupo urlante di sottofondo al posto dell’autoradio diventa un’impresa titanica. Rinuncio, con dispiacere.
Poi però. Parlando con un’amica viene fuori che lei ci va sicuro. E allora sai che ti dico, amica mia? Che hai vinto una mamma blogger al seguito e con lattante a carico. Vedrai che bella avventura! -
Bocciata agli esami del sangue
Missione del giorno: sottopormi a prelievo del sangue. Nella comoda cittadina di Chivasso, a soli 25 chilometri circa da casa. Difficoltà: due pupi da portare con me.
Sveglia puntata alle ore 6.30. Dopo un rapidissimo pit-stop in bagno per aggiustare l’aggiustabile, dopo aver racimolato i vestiti sapientemente sparpagliati la sera prima per casa e trascurando –vista l’ora- qualunque orpello o vezzo che possa vagamente risollevare la mia già compromessa immagine, parto con la sveglia dei pupi.
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Quel mazzolin di sedani
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Pupi e papi
Read MoreQuando i papà si avvicinano ai propri pargoli per cambiare loro il pannolino, pur con tutta la buna volontà, riescono a vivere l’impresa come fosse un compito degno di un atleta olimpionico con basi da ingegnere aeronautico e qualche abilità presa in prestito da Houdini. Del resto, qualche dote del celebre mago di sicuro ce l’hanno: riescono sempre a far scomparire i pannolini al momento del bisogno (ma solo alla propria vista, perché i pacchi Pampers&affini sono al posto di sempre), a imbalsamare il piccolo come fosse pronto per essere spedito in un altro continente e a usare la maionese anziché la Pasta di Fissan.
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Extreme shopping
Read MoreAndar per negozi con pupo a seguito, parliamone.
L’altro giorno, armata di tanto buon umore e qualche (magro) risparmio, dopo aver sistemato Lemuele dai nonni, sono partita con una volenterosissima amica e con Eliandro alla volta di un noto outlet piemontese. Già nutrivo qualche dubbio sul fatto di ricordare COME SI FA a spendere soldi in abiti e accessori per me. Sì, perché dopo circa due anni -24 mesi- di gravidanze e post partum con allattamento, ho perso l’abitudine a indossare qualcosa che non sembrasse l’accappatoio di barbapapà.