Mi sono portata a casa un po’ di conchiglie. Di quelle piccole e bianche. Non si sente il rumore del mare, ma quello lo ricordo bene.
Quello delle onde che ruggiscono furiose sugli scogli, quelle gentili che s’affacciano timide negli specchi di certe lagune, quelle che si susseguono, mai uguali, su spiagge bianchissime e luminose o su lucide distese nere, e quelle selvagge in mare aperto.
Quello delle onde che ruggiscono furiose sugli scogli, quelle gentili che s’affacciano timide negli specchi di certe lagune, quelle che si susseguono, mai uguali, su spiagge bianchissime e luminose o su lucide distese nere, e quelle selvagge in mare aperto.
Ricorderò, oltre al rumore del mare, i giochi dei bambini e il loro coraggio di disubbidire, le dormite in auto mentre mamma e papà esplorano l’isola fuoristrada. Le mille domande (siamo arrivati? – mamma, ati?), qualche parola ripetuta in spagnolo, i capricci e i bronci. E quando, arrivati in spiaggia, per prima cosa si toglievano i sandaletti, per sentire la sabbia tiepida sotto i piedini. Le corse instancabili di Lemuele, le risate buffe di Eliandro. La complicità divertita. Il loro litigarsi le nostre attenzioni.
Le mie lunghe passeggiate solitarie, i sogni che trovano luce e vigore e si fanno palpitanti e rigogliosi, il tramonto, giù tra le palme la sera, improvviso e rosato.
Le pietre bruciate dal sole, gli angoli segreti senza turisti, i pescatori che fanno su le reti, con la grazia sapiente di un sarto. Il cammino di Santiago di Coleho che mi ha tenuto compagnia, ricordi fluttuanti di altri viaggi. Morbidi e scomposti come la risacca.
Le pietre bruciate dal sole, gli angoli segreti senza turisti, i pescatori che fanno su le reti, con la grazia sapiente di un sarto. Il cammino di Santiago di Coleho che mi ha tenuto compagnia, ricordi fluttuanti di altri viaggi. Morbidi e scomposti come la risacca.
Di Federico, ricorderò la pazienza e l’amorevole indulgenza per la mia sete di scoperta, i miei silenzi assorti e l’inventare mille volte domani.
I brindisi di vin blanco la notte, il mio stesso piacere nel camminare strade che non sono disegnate sulla mappa.
Grazie Fuerteventura, per questo viaggio bellissimo. Non solo vacanza, ma stupefacente e ispirato percorso insieme.
Grazie Fuerteventura, per questo viaggio bellissimo. Non solo vacanza, ma stupefacente e ispirato percorso insieme.
Il jolly è: custodire le conchigliette in un barattolo trasparente, i ricordi e il rumore del mare, in un angolo ventoso del cuore.
QUI, alcune cose che mi ha insegnato questo viaggio:
Bentornata?
Raffaella
The Real Person!
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sì sì. nostalgia a parte
“I sogni che trovano luce e vigore e si fanno palpitanti e rigogliosi”
Mi piace immaginare i tuoi sogni che galoppano ancor più di prima, rimescolati dalle onde, inarrestabili…
The Real Person!
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piace molto anche a me, immaginarli al galoppo 🙂
bello bello ah bello ancora!
The Real Person!
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sì, i luoghi erano incantevoli.
grazie 🙂
brava amica, sono felice di vedere che il corso di fotografia sta dando ottimi risultati!! Bello!
The Real Person!
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ma davvero? dici?
uau, felice io 🙂