Giochiamoci il Jolly: Blog di Fioly Bocca

  • La vostra sete (Istanti rubati a #aprile2019)

    On: 13 Maggio 2019
    In: istanti rubati, la mia vita e io
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    Quando arriva qualcosa di nuovo in paese, quando di notte una volpe annusa l’erba nel vostro cortile e lascia piccole impronte nel fango, quando al mattino la luce picchia diversa ai vetri non giratevi dall’altra parte. Non tornate a dormire. È così che la vita passa, a forza di girarsi e rimettersi a dormire. Voi no.

    Correte a seguire le impronte, qualcosa nel bosco vi sorprenderà. Cercate tra mucchi di foglie, correte al circo quando arriva in città; correte scalzi, a costo di qualche graffio, a cercare il corvo che pesante plana sui prati. Arrampicatevi, sostenetevi, sorprendetevi, indignatevi.


    Non lasciate che la vita vi scorra addosso come un rivolo senza forza e direzione. Create argini, dighe, scavate pozzi, sporcatevi le mani con le vostre intuizioni, con la fatica, con le vostre visioni. Imprimete la vostra impronta, a quest’acqua in cammino. Abbiate sete.
    Custodite la vostra sete.

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  • (Senza titolo)

    On: 12 Aprile 2017
    In: lettera, sproloqui
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    pioppetoAl fondo delle poesie si mette il luogo e la data di scrittura,
    hanno pur diritto ad una nascita
    – il giorno e il posto,
    per sapere se era inverno oppure primavera,
    o magari autunno, in qualche città del nord.

    Al principio delle poesie si mette il titolo,
    hanno pur diritto a un nome
    -un tratto più marcato,
    qualcosa che le annunci,
    qualcosa che serva per farle ricordare.

    Le mie poesie le scrivo
    con inchiostro di limone sopra i tronchi di betulla
    o sulle foglie chiare e tremule la sera
    -sono corde di chitarra per la brezza.

    Anonime e di incerti natali, hanno comunque un’anima
    un profumo, e un suono.

    (E che suono bello fa il vento, di poesie senza parole…)

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  • Ricetta: liberarsi dallo stess

    On: 18 Maggio 2015
    In: scienza&fantascienza
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    cade la terra di Carmen PellegrinoIngredienti:

    • scarpe comode
    • una bottiglietta d’acqua

    Facoltativi:

    • una giornata di sole
    • un libro
    • carta e penna.

    Allacciate con doppio nodo le scarpe da ginnastica e partite. Scegliete un percorso possibilmente in mezzo alla natura, lontano dal traffico e dal rumore. Se siete veri duri, lasciate a casa il telefonino. Nelle nostre zone non sono mai state avvistate tigri e se pure ne incontraste  una con cattive intenzioni, non vi basterà una telefonata per salvarvi la pelle. Se non vi sentite tanto arditi, portatevelo dietro per chiamate d’emergenza e qualche foto, ma in modalità off.

    Camminate. Esplorate. Stupitevi a ogni stradina che non conoscevate, arrivate a vedere cosa c’è oltre la curva, oltre il bosco, oltre il promontorio. Come ogni buon montanaro (ma vale pure per i motociclisti) salutate le persone che incrociate: il sorriso restituito vi darà energia nelle salite.
    Ascoltate il corpo, il potere ineguagliabile di averlo in forma e funzionante. La bellezza di gambe affidabili che vi portano dove volete è cosa da non barattare con nulla.

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  • Istanti rubati a #Aprile

    On: 30 Aprile 2014
    In: foto, la mia vita e io
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    sagra a Moncestino

     

    Le giornate con amici: chiacchiere arretrate, un (due tre) bicchieri di vino, sdraiarsi con una coperta al sole, aspettando l’aperitivo sotto il portico.

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  • E tutto racconta di noi

    On: 25 Luglio 2012
    In: sproloqui
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    panoramaCerti giorni mi metto scalza per casa.
    Passo da una finestra all’altra, e mi ascolto. Mi sento sospesa e l’aria profuma di agosto nei campi.

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