Al fondo delle poesie si mette il luogo e la data di scrittura,
hanno pur diritto ad una nascita
– il giorno e il posto,
per sapere se era inverno oppure primavera,
o magari autunno, in qualche città del nord.
Al principio delle poesie si mette il titolo,
hanno pur diritto a un nome
-un tratto più marcato,
qualcosa che le annunci,
qualcosa che serva per farle ricordare.
Le mie poesie le scrivo
con inchiostro di limone sopra i tronchi di betulla
o sulle foglie chiare e tremule la sera
-sono corde di chitarra per la brezza.
Anonime e di incerti natali, hanno comunque un’anima
un profumo, e un suono.
(E che suono bello fa il vento, di poesie senza parole…)
Tags: natura, parole, quasi poesia