Per me la solitudine è come per altri la benedizione della chiesa. È la luce della grazia. Non chiudo mai la porta alle mie spalle senza la coscienza di compiere un gesto misericordioso nei miei confronti.
Io col genere giallo ho seri problemi. Mi perdo. Dopo le prime 20 pagine annaspo. Ovviamente non risolvo mai il caso, ma non basta: mi ingarbuglio, inciampo, perdo la capacità di associare volti a nomi. Un disastro.
E so che succede così, ma ogni tanto ci riprovo. L’ultimo esperimento è stato “Il senso di Smilla per la neve” di Peter Hoeg.
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E so che succede così, ma ogni tanto ci riprovo. L’ultimo esperimento è stato “Il senso di Smilla per la neve” di Peter Hoeg.