La notizia è di nemmeno un mese fa: nel villaggio di Asara, in Uttar Pardesh (India, my obsession) è stato vietato alle (giovanissime) sotto i 40 anni di uscire a fare shopping, oltre che sposarsi per amore e usare il cellulare.
Ora, il cellulare che fa, siamo vissuti secoli senza e non eravamo certo più stupidi di adesso. I matrimoni d’amore sono di molto sopravvalutati, si sa. Lo shopping, però, quello dovrebbe far parte della carta dei diritti umani riconosciuti dall’Onu.
In realtà (un po’) scherzo, non sono nemmeno troppo patita degli acquisti, preferisco una bella merenda con gli amici a una giornata in giro per negozi. Certamente più economica e generalmente anche più divertente. Sono un po’ maschio, in questo: mi piace andare diritto al sodo, vedere una cosa e comprare, no a mille esperimenti e prove e tentati abbinamenti in un camerino stretto e scomodo (qui il mio appello: amici commercianti, sostituite quei maledetti neon con luci più morbide e che non mettano in evidenza ogni minimo difetto peggio di una lastra ospedaliera. È un suggerimento prezioso, credetemi).
Comunque, considerato tutto ciò e visto soprattutto che da un paio d’anni mi sono trasferita in una ridente località collinare dove le prime vetrine che non espongano tranci di salumi cotti e tome caprine si trovano a un paio d’ore di carovana da casa mia, ho deciso di darmi allo shopping on line.
Anche perché alle ultime esperienze di giri di acquisti con pupi a seguito era probabilmente preferibile una mezza giornata in fonderia.
Così, dopo aver combattuto e vinto contro il digital divide locale, ho scoperto gli aiutini della rete a noi logisticamente decentrate. E quanti ne ho trovati!
Ho cominciato a ordinare libri su Ibs, così la mia avidità di lettrice maniacale è appagata e la mia schiena è salva, perché non devo più caricarmi cataste di volumi sulle spalle dopo aver svaligiato le librerie torinesi. Poi ho scoperto Pixum per valorizzare e conservare un po’ di fotografie. Da lì è venuto fuori il mio regalo più bello a Federico: una storia per immagini della nascita del nostro primogenito.
Ora sto facendo esperimenti anche per l’abbigliamento. Attratta dalla pubblicità in tv ho provato Zalando. Sì perché il tipo che scongiura i suoi soci maschi di non commettere il suo errore e di non permettere che le loro mogli scoprano la vendita on line di calzature, mi ricorda molto il mio moroso quando mi supplica –peraltro senza alcuna ragione logica- di buttare qualche paio di scarpe (ma figuriamoci, prima o poi tutto torna di moda, gli dico, ma lui niente).
Del resto, come scrive Vittorio Zucconi su D di Repubblica, in questo periodo di vacche magre, negli States, l’unica categoria merceologica che non risente della crisi sono le scarpe da donna: sarà che non potendo avere il mondo ai nostri piedi cerchiamo almeno di calpestarlo con classe.
Non sempre i prezzi sono stracciati, ma la cosa buona di questo sito è che spedizione e eventuali cambi sono gratuiti. Poi mettersi a spulciare nella parte dedicata alle promozioni porta certamente a qualche bella sorpresa. Così mi sono lasciata tentare da una giacchetta bella aggressiva, giusto per rifarmi di 18 mesi semiconsecutivi con pancia più o meno ingombrante.
Avevo letto da qualche parte che comprare in rete permette acquisti più riflessivi e oculati. Io credo che questa sia una scusa accampata da qualche compratrice compulsiva beccata con le mani sul conto dal titolare dello stesso. Ma visto che mi torna utile, farò mia questa perla di saggezza.
Anche perché da poco mi sono resa conto di avere urgentemente bisogno di uno smartphone (grazie Mediaworld)… sempre sperando che non proibiscano l’uso dei telefonini anche qui!
Il jolly è: regalarsi qualcosa ogni tanto (portafogli permettendo)
Tags: abbigliamento, india, jolly, recensioni, shopping on line, vittorio zucconi
Simpaticissima la tua analisi! Io sono una tradizionale, mi piace toccare con mano ed entrare nel negozio, però sono anche un pò convinta che se entrassi per un momento nel circolo vizioso dello shopping online potrei rimanerne affascinata… visto che al momento sono disoccupata sarà meglio non aggiungere l’ennesima “dipendenza”, non si sa mai…quanto al Jolly, vero, bisogna farselo un regalo di tanto in tanto… io sto pensando di regalarmi una bella macchina fotografica per il compleanno, non costa poco ma ora mi è entrata in testa e difficilmente ne uscirà! Bel pezzo, complimenti ancora!
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ma grazie! lo sai che anche io mi sono da poco regalata una macchina fotografica? quella non l’ho comprata on line, ma la volevo da una vita, una bella macchina. così ho pensato che vale la pena (cercare di) fare delle belle foto ora, che ho due bimbi piccoli. ora non mi resta che imparae a usarla!
grazie per essere passata di qua e a presto (mi sia permesso un commento: una che scrive come te non dovrebbe essere disoccupata, dovrebbe essere proibita per legge, una cosa così)
uh che bello!!! Anche tu fotografa, mi dici che macchina hai scelto? Io andrei su Canon ma ho un pò le idee confuse, attendo suggerimenti!
PS: Qui a Genova c’è zero da fare per una che sa scrivere… se non mi viene un’idea geniale e alla svelta ritornerò in qualche polveroso ufficio……..aaaaaaaahhhhh che dolore! A presto, mi piace molto questo tuo spazio.
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sono felice che ti piaccia, perchè a me piace davvero molto il tuo! ma non lo dico per carineria, eh.
ho scelto una nikon 3100 e per ora sono molto felice della scelta. però ce l’ho soltanto da un mese e devo imparare a usarla. fammi sapere cosa scegli.
e per il lavoro, anche qui in piemonte non si sa più a che santo votarsi. speriamo in bene! in bocca al lupo per l’idea geniale e se arriva magari poi suggerisci!;)
Anche io ho comprato due mese fa una camera Nijon, http://www.pricedefy.it/comparatore/fotocamere/prezzi/nikon-ipt7yo e mi piace molto
Jolly stra vero!!! E devo ammettere anche io che mi sto facendo prendere dallo shopping on-line! Se vuoi qualche curiosità sul tema ho un’intervsita del caffè che ne parla!!
Un abbraccio e a prestissimo
Ale
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allora arrivo a sbirciare! grazie e felice shopping!
Jolly sempre vero! Però io niente shopping online, non riesco! Mi piace vedere, toccare…
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non hai tutti i torti… diciamo che per ogni opzione ci sono i pro e i contro. quando il portafogli non langue ogni strada è percorribile;)