Giochiamoci il Jolly: Blog di Fioly Bocca

Il Portogallo attraverso gli occhi dei miei figli – Fotoracconto

On: 14 Dicembre 2015
In: foto, la mia vita e io, viaggi
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sagres, portogalloQuando si viaggia con i bambini, niente è come sembra.
Niente è come sembra nemmeno quando si è a casa, a dire il vero, ma in viaggio si nota di più. Forse perché gli occhi loro, spalancati e spropositati come quelli dei Tarsius di notte, colgono dettagli che tu nemmeno al microscopio. E non è tanto quello che notano, ma il modo in cui lo decifrano, con un candore ineffabile e con una lucidità spietata. Vengono fuori sentenze surreali, dialoghi da sbacalire Ionesco, mezze magie che spalancano universi come scatolette di tonno Riomare.

La gita in Portogallo non ha fatto eccezione. Sono partiti felici come due avventurieri pronti a salpare, perché Sai, maestra, domani io vado a Portogallo e sto tanti giorni là, mentre tutti voi siete qui all’asilo, pure di lunedì, mi dispiace.
Per dire il vero erano poi altrettanto felici di tornare, ché gli mancavano i nonni, il cane e i cartoni in tv (a me e Federico piace pensare che sia perché amano la loro casa e le rassicuranti abitudini, e non perché si sono sfranticati le palle a farsi trascinare in giro per chilometri da due bohémien fuori stagione che non si rassegnano all’idea che l’era dei viaggi zaino-in-spalla è conclusa, o quanto meno sospesa).

Dunque, tra un giro di fado e una crocchetta di bacalhau, abbiamo scoperto che:

  • c’è uno strano paese fatto di pietre da cui nascono case. [foto: Monsanto]
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  • ci sono città attraversate da un treno che non è guidato da nessuno perché basta una spinta sulle rotaie (in bilico tra ragazzi di campagna e sostenitori del moto perpetuo) [foto: Lisbona]
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  • i dinosauri esistono e ne abbiamo le prove: enormi massi a forma di gigantesche uova che prima o poi si schiuderanno. (“Mamma, ma se plopio adesso nasce un cucciolo di Ti-Lex ce lo possiamo poltale a casa? Ti plego…”) [foto: Guimaraes]
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  • risolta la secolare querelle intorno alla genesi dei menhir: è chiaro che sono i giocattoli di qualche gigante distlatto. [foto: dintorni di Evora]
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  • (dopo una lunga camminata): “Mamma, basta, mi sento le gambe di pezza!” [foto: Sagres, Evora]
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  • (guardando il mare che si infrange sugli scogli): “Pure il mare ogni tanto si arrabbia. Secondo me anche lui ha nella testa l’omino rosso che schaiccia il pulsante.” [foto: Nazaré. Citazione da: Inside out]
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  • (mi giro e lo vedo in cima a un albero): “Mamma, tlanquilla: niente è pelicoloso per un cucciolo colaggioso”.
    Meno male che non si è appassionato a Spiderman. [foto: Tavira. Citazione da: Paw Patrol]
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  • “I pirati esistono. Proprio come i folletti che non siamo mai riusciti a vedere e i ladri che però un nostro amico li ha visti”.
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  • sulle dune si vola. Provare per credere. [foto: Sagres]

Insomma, tutto può capitare in viaggio coi bambini. Eccetto che ci s’annoi.
Il jolly è: come fanno i cani in Portogallo? Baunji, baunji. (Poi la smetto).

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