Quello che non t’ho detto
è un silenzio scalzo,
una frase d’effetto.
Le tue mani di radice
hanno dato aria e rincalzo
al verde della linfa:
la terra -come l’amore-
si innaffia
e non si dice.
Non t’ho detto ti giuro
perché saranno i miei passi
e non le parole
a farti sicuro.
Tu albume, io tuorlo
quello che non t’ho detto
si traduce dai sogni
sull’orlo del giorno.
Non ti ho mai detto
che hai acceso di mattino
l’estate
sbaragliando certezze,
l’estate
sbaragliando certezze,
buttate nel mazzo
due a due
e scompagnate.
Non ti ho detto
dello stupore azzurro
per la sete dei pesci
che trova ristoro
tra le tue braccia.
E dei tuoi figli,
dello stupore azzurro
per la sete dei pesci
che trova ristoro
tra le tue braccia.
E dei tuoi figli,
che hanno fatto intero
quello che prima
è stato soltanto
una traccia.
quello che prima
è stato soltanto
una traccia.
Non ti ho detto
quello che sarebbe stata
Tags: lettera, quasi poesia, sentimenti
-senza te-
la mia vita:
un cielo col coperchio,
un fuori gioco
a fine partita,
un punto a capo
che non chiude il cerchio.
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