Il mio poker d’assi sono foglie in autunno, una guida sul comodino -un posto mai visto-, la stufa accesa in cucina quando torno, la sera. Il mio poker d’assi è uno spritz con gli amici dopo un giorno di lavoro, la mezz’ora di yoga, un libro da cominciare, una valigia da preparare.
La mia scala reale sei tu che torni da scuola, lo zaino più grande di te, e ancora, nel viale di casa, camminando piano, lasci che ti prenda per mano.