Come raccontavo qui, abbiamo deciso di ritagliarci, con Federico, una domenica al mese per portare in giro i bambini. La domenica di aprile ha avuto come meta lo Zoo Safari di Pombia, un parco divertimenti con una zona in cui ci sono animali in libertà a cui ci si può avvicinare con le auto, e una zona dedicata a giostre e parco preistorico.
Ecco quello che ho imparato da questa giornata:
- beccare la prima (e ultima) giornata calda degli ultimi sette mesi, con picchi di temperature superiori alla media, è una indubbia fortuna, ma presenta anche svantaggi: chiedetelo ai miei piedi imprigionati in un paio di stivali invernali
- non ho più il fisico: a sera, il dolore a gambe e polpacci parlava chiaro, o fai qualcosa di concreto per la tua forma fisica o il declino è dietro l’angolo
- portare in giro due nani di 1 e 2 anni significa che gli accompagnatori (Federico e io, nella fattispecie) non riusciranno ad affrontare discorsi più approfonditi di “ti aspetto al bar”, “sta scappando” e”ne abbiamo perso uno”.
- i bambini dimostrano il loro amore spesso al momento sbagliato: Lemuele, che in genere ha una dichiarata preferenza per il padre, ha deciso di dichiararmi il suo affetto scegliendo proprio quel giorno per farsi portare in braccio da me, mentre il padre poteva agevolmente spingere il passeggino del fratello (a ben pensarci, forse lo dimostrano invece esattamente al momento opportuno)
- Lemuele ama zucchero filato almeno quanto sua madre: tra i due è nato un amore dolce e appiccicoso come una nuvola (zucchero filante blue, vojo)
- Lemuele ama le mucche. Simpatizza con le altre bestie ma per farlo felice devo portarlo in fattoria. In alternativa, sceglie i lupi, ma con loro ha instaurato un ambivalente rapporto di odi et amo
- Eliandro ama i leoni. Ma solo quelli che fanno argh stile Amanda Lear negli anni ruggenti (appunto). Quindi, quelli che ha visto lì, muti e sonnolenti, non gli interessavano granché.
- Lemuele ed Eliandro sarebbero stati più felici di restare a tirare pietre nel Po, visto l’entusiasmo mostrato per uno stagno contornato da ghiaia
- con i chicchi di mais tostato (l’ultimo del sacchetto) ci si può rompere un dente. E infatti.
- se volevo proprio quegli animaletti di gomma grossi come una moneta da mettere sulla scrivania potevo comprarli e basta. Senza fingere che fossero per i bambini per poi realizzare che potrebbero metterli in bocca e farsi male
- dopo una giornata così Federico e io vorremmo solo buttarci nel letto senza cena, felici di essere arrivati a casa vivi. I bambini: no.
Il jolly è: quel loro entusiasmo indistruttibile che riempie la mia vita di Vita.
Sempre bello lo zoo safari noi ci andiamo quasi tutti gli anni e ai miei bimbi piace sempre, io trovo solo pesantissima ( e lunga) la strada per andare nella zona west, con il passeggino è ancora ancora passabile ma con nana in braccio è dura!
Belle foto, complimenti! 🙂
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ma grazie!
sì è vero, non è proprio del tutto a misura di mamma con pupetti al seguito. in realtà ci sono anche zone del parco un po’ poco curate… dicamo che non si trova la precisione svizzera che può vantare gardaland, ecco.
però per i bambini è una festa!
Anche noi l’abbiamo in programma! Se ci sei andata con un bimbo di 1 anno posso farlo anche io! Poi ti dico come arrivo a casa la sera …
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sì dai, vediamo chi aveva le caviglie più gonfie 😉
io mi sentivo reduce dalla maratona di NY, tipo
buona gita! 🙂
questa è una gita che ho in programma di fare anch’io. che teneri i tuoi cuccioli!
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grazie. è una bella gita sì, te la consiglio!