In che mondo che semo arrivai, ciò, ghe le tase, le spese. Zè dificile.
Sento questo vocio di sottofondo, mentre me ne sto sdraiata al sole del tardo pomeriggio davanti a una malga sul confine tra Trentino e Veneto. Accanto a me c’è Eliandro che traffica e borbotta, devo solo stare attenta che non si mangi l’erba (è decisamente onnivoro in questa fase, sì). Poco più in là Lemuele e Federico inseguono farfalle.
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Scatto di un momento perfetto
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Gulliverino e gli ArcobaLenti
Oggi nasce faVOLIAMO, uno spazio tutto dedicato ai più piccoli
C’era un volta un bambino piccolissimo e tondo come una mela. Era così piccolo, ma così piccolo che poteva nascondersi tra i fili d’erba, farsi un’altalena nelle corolle dei fiori e giocare a rimpiattino con i grilli.
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Il suo nome era Gulliverino perché era un curioso esploratore. Gli piaceva guardare dentro alle campanule nei campi d’estate, cercare i sassetti più tondi e levigati da buttare nelle pozzanghere e ascoltare il loro splash, seguire i conigli per sbirciare dentro le loro tane. -
Sul controverso concetto di vacanza
Dai, vedrai sarà un giorno di vacanza… ogni tanto ci vuole, no?. Con questa domanda PALESEMENTE a trabocchetto Federico mi ha proposto una giornata in piscina con i giovani della prima settimana ragazzi che si fa qui in maneggio e i due nanetti annessi.
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Ora, i diversivi mi piacciono, si sa. Ma ormai lo capisco lontano un miglio quando c’è aria di fregatura. Eppure ci casco ogni volta. -
Di Europei e passioni rotolanti
Ma Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore,
non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore,
un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia.Le giornate di Europei mi fanno venire in mente questa canzone. L’ho sentita alla nausea durante una vacanza in Spagna nel 1994. Allora il calcio lo seguivo un po’ di più, mi piaceva andare allo stadio e urlare fino a quando la voce non diventava un rauco ricordo.
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La prima volta numero due
Qualche giorno fa ero a casa di un’amica e stavo “chiacchierando” con Eliandro, quando il mio piccolo furbetto secondogenito ha pronunciato la parolina magica: mamma.
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Siccome ha 5 mesi soltanto, so benissimo che si tratta a malapena di lallazioni, che a questo suono morbido lui non attribuisce nessun significato; che non è niente di personale, insomma. -
(Altro che vacanze) l’altra me vive in India
Quasi ora di vacanze. Ma non per me. Bè, qualcuno potrebbe obiettare che sono in vacanza da mesi, visto che sono in maternità, ma è vero solo in parte. Un po’ perché le giornate con due nanetti di 18 e 5 mesi non sono proprio come quelle (ormai sbiadite nella memoria) trascorse a sorseggiare cocktail sotto l’ombrellone coi piedi a mollo. E un po’ perché per me vacanza = partire. E da questa equazione non si scappa.
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Di emozioni che son brace sotto la cenere
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Il Social Family Day secondo me
Metti una giornata social, metti che da due giorni hai la febbre (la prima negli ultimi due anni) e un mal di gola che non te lo ricordavi dal tempo delle elementari. Metti che le previsioni danno pioggia e che per forza di cose dovrai portare con te il tuo gnomo di 5 mesi, che da una settimana è (parecchio) più nervoso del solito. Aggiungi che sei a enne notti di sonno disturbato e inquieto.
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Viste le premesse, poteva essere lo sfacelo. Invece, per fortuna, il giorno ha tradito le aspettative del mattino. -
Quando notte fa rima con lotte (post scaramantico)
Vorrei discutere approfonditamente l’argomento “bambini che non dormono di notte”. Se non stessi per addormentarmi. Mi accontenterò di un breve post scaramantico. Mi spiego: avevo scritto un po’ di tempo fa che Eliandro dorme quasi tutta la notte filata. Avevo aggiunto che non avrei dovuto dirlo, per non portarmi rogna da sola. E benché io abbia accompagnato tale affermazione con un gesto apotropaico, non è servito e la Sfiga dei Nemici di Morfeo si è abbattuta su di me.
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All’origine delle parole
Osservare un bambino che impara a parlare è stupefacente. L’impegno che ci mette nel cercare nella testolina proprio quella parola, il desiderio di farsi capire, il mettere insieme suoni e significati con tutta la fatica che traspare dagli occhioni concentrati: è la loro piccola grande impresa, il tributo da pagare per essere ammessi nelle conversazioni dei grandi.
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