Il senso della vita. Eterna ricerca, enigma per eccellenza. Quesito con cui tutti, chi prima chi dopo, ci troviamo a fare i conti. Scienziati, filosofi, carpentieri, teologi, preti e saltimbanchi. Ballerine e minatori, madri e vecchi, serial killer e santi. Ciascuno a modo suo si dà delle risposte, le accarezza come certezze salvifiche, le pesca a casaccio nel mare magnum delle possibilità, le accoglie come placebo a tutti i mali. Se le rigira tra le dita, le mette in riga e le razionalizza fino a farne regole matematiche, le rinnega dopo un dolore sfibrante, ci si accarezza i pensieri per lenire il male, scacciare la noia, trovare scorciatoie.
Tutti ci facciamo i conti, più o meno. Chi sempre, chi poco e chi troppo.
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Al limite
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Vaniloqui di una mamma al primo giorno di asilo
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Come sarebbe
Read MoreHo dovuto fare i conti: oggi sarebbero 62.
Le parole mi si impigliano tra i pensieri e se ne vanno in giro troppo lontano. Le richiamo all’ordine ma non mi danno retta, sono sulla scia dei ricordi, su quella strada tortuosa e friabile che mi riporta a te.
Più che una strada è una stradina di montagna, quelle mulattiere strette che attraversano i boschi, quelle che ti sono sempre piaciute, mamma. -
Radici che abbracciano il mondo
Read MoreC’è qualcosa di perenne, nei monti. Forse per questo li amo tanto. Per quella loro anima dura e nascosta, per quella loro forza di pazienza inossidabile. Forse li amo per questo, o forse perché ci sono cresciuta, tra i monti del Trentino, in questa valle riservata e pudica che è la Vallarsa.
In verità qui ci è crescita mia madre, e io solo un pezzetto ogni anno, appena la scuola chiudeva quel poco che bastava per scappare quassù. Però mi ha insegnato a conoscerla con così tanta passione, mia madre, questa terra, che è MIA più di quanto non lo sia qualunque altro posto al mondo. -
E tutto racconta di noi
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Il mio posto speciale
Read MoreOgnuno di noi ha un spazio speciale, in cui si sente a proprio agio, al sicuro. Un luogo che dà buone vibrazioni, energia positiva, vitale. Quello in cui si corre quando si ha bisogno di ricaricarsi, o rasserenarsi.
Il mio posto speciale è nella mia casa in Trentino, quella che non abito abitualmente ma che è più mia di ogni altro luogo al mondo. In realtà è appena fuori, dalla casa, all’aperto. -
La prima volta numero due
Read MoreQualche giorno fa ero a casa di un’amica e stavo “chiacchierando” con Eliandro, quando il mio piccolo furbetto secondogenito ha pronunciato la parolina magica: mamma.
Siccome ha 5 mesi soltanto, so benissimo che si tratta a malapena di lallazioni, che a questo suono morbido lui non attribuisce nessun significato; che non è niente di personale, insomma. -
Auguri, mamma
Auguri mamma. Per le notti di Natale in giro con la slitta. Per le uova colorate a Pasqua, perché ci siamo arrampicate su tutti gli alberi di Obra. Perché mi piace come sono, con il cuore di montanaro e i pensieri di donna.
Per la neve che mi mandi in inverno a dirmi che tutto va bene.
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L’unica cosa nell’ultimo giorno del mondo
Read MorePrima di scrivere sul blog, la maggior parte dei post li annoto su un block notes. Non perché io sia irrimediabilmente grafomane, o non solo, ma perché in questo periodo Eliandro vuole vedermi accanto a sé. Così ci accoccoliamo tutti e due sul divano (o tutti e tre, con Lemuele) e nella maggior parte dei casi lui se ne sta buono. A guardarmi e “sentirmi”.