
Niente, quando una nasce col jolly della scrittura in tasca c’è poco da fare. Poco da incazzarsi perché quella naturalezza dalla tua penna s’accanisce a non uscire. Poco da impuntarti a leggere, rileggere, tornare indietro per indagare il mistero di una prosa tanto graffiante che pare uscire dal libro insieme alle cose che racconta, tutte intere, con la loro poesia o il loro schifo attaccato addosso.
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