Giochiamoci il Jolly: Blog di Fioly Bocca

  • Giorni che dentro piove

    On: 6 Novembre 2012
    In: sproloqui
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    tramonto sul mareCi sono giorni più fragili. Quelli che ci piove sopra e tu sei uscito senza ombrello, che l’acqua ci batte dentro e ti sembra di stare dentro un uovo vuoto.
    Ci sono giorni che ti sembrano fragili ma quello fragile sei tu e ti senti senza pelle, mentre tutto ti viene incontro.

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  • Propositi d’autunno

    On: 23 Settembre 2012
    In: sproloqui
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    ritratto allo specchioSettembre è il mese dei ripensamenti, canta Francesco Guccini, e io non potrei essere più d’accordo. Che poi, essendo lui uno dei miei idoli indiscussi sono praticamente d’accordo con ogni cosa che canta che dice o anche solo che pensa, ma quello è un altro discorso.

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  • Scusate non mi lego a questa schiera

    On: 9 Luglio 2012
    In: sproloqui
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    bimbo nell'ortoIncredibile: in meno di un mese sono riuscita a leggere un libro. Tutto eh, da pagina 1 fino alla quarta di copertina, indice compreso. Sono stata brava. Ho letto acrobaticamente con un pupo sulla pancia e uno appiccicato al collo, poi girando in cortile col passeggino e il libro appoggiato sopra, poi quando dormivano, ma pochissime righe perché è un gran difficile che dormano in contemporanea. Ho letto –poco poeticamente- in bagno e nelle posizioni più scomode mentre facevo addormentare Eliandro, che lui se vede un libro se lo vuole mangiare (come ogni altra cosa semi solida nel suo raggio d’azione). Ho letto ad alta voce per Lemuele, ma pochissime parole perché alla quinta o sesta lui capisce che non è una favoletta delle sue e che la mamma sta cercando di farlo fesso.

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  • Quando la terra trema, il cuore di più

    On: 3 Giugno 2012
    In: sproloqui
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    Chi mi conosce lo sa, non sono mai riuscita a schiacciare nemmeno un insetto (zanzare a parte, la categoria non me ne voglia). Anche perché da piccola mi capitava spesso di fantasticare sulle più –apparentemente- insulse bestiole. Sulle colonie di formiche, per esempio. Mi immaginavo questi gruppi industriosi e indaffarati venire sconvolti ogni volta da una mossa umana o di qualche animale appena più grande. Me le vedevo disperate e affrante, con il loro lavoro distrutto, incapaci di comprendere cosa stesse accadendo. Me le immaginavo correre a destra e sinistra, sconvolte dalla catastrofe, causata magari dal nostro semplice passaggio con una bicicletta.

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