Eccolo qua, lo sento questo numero 37 che mi si arrampica addosso, è arrivato silenzioso, in punta di piedi, un passo dietro l’altro per non farsi notare. Eccolo, è approdato, è il suo momento di farsi festeggiare, ora è sulle mie spalle e ne vede di cose da lì.
Perché ce ne sono state, di cose, dal 18 aprile del 1975 ad oggi. Così tante che a ripensare indietro ripesco giorni che mi sembrano di una vita non mia. Mi sembrano pezzi di altre storie, con protagonisti diversi. Attori che quasi non riconosco, mode e momenti che non mi pare di aver vissuto, parole che mi sembra impossibile aver detto, sensazioni che ormai sono addormentate sotto la pelle.
Cose quasi svanite nella memoria e altre che mi mancano così forte, certe notti, che mi urlano dentro fino a farmi sobbalzare. Cose che mi fanno paura, ieri come oggi, che mi corrono su e giù per la schiena travestite da brividi, piccole schegge ballerine che non stanno ferme un attimo e mi scivolano tra il sangue e il cuore.
Non ho mai amato i compleanni –e non solo da quando non sono più una teen agers- non mi piacciono i bilanci che si fanno quando si sente di invecchiare, non mi piacciono i festeggiamenti per forza, sono quasi a disagio quando mi sento così sommersa di amore che non so come potrò ricambiarlo in questa vita. Una sensazione così bella da essere struggente. Sento, per quanto mi sforzi di non pensarci, che comunque qualcosa mi sfugge, che tutto non posso trattenere, e la mia ansia da collezionista di istanti si scatena come certi giorni il vento sul mare.
Vorrei ancora quelle festicciole coi compagni di classe, avevo pantaloncini corti, capelli legati, poche candeline su cui soffiare e pomeriggi di sole in cortile. Ne conservo foto nei vecchi album, ce n’è sempre una con mamma e papà, io davanti alla torta che guardo l’obiettivo, loro che guardano me. Non mi piace, perché non ho più quelle ginocchia sbucciate, quella faccia di chi vuole sbirciare dentro ogni pacchetto regalo, quegli sguardi che mi hanno fatta sentire serena e sicura come mai più sarà in questa vita.
E penso, ma guarda che strano personaggio, il Tempo: ci fa stare qui, a lamentarci e piangere perché passa troppo in fretta. E invece chi passa siamo noi, mentre lui ci guarda sornione.
Però. Questo è il mio primo compleanno coi miei due bambini. Così ci penserò meno, non mi soffermerò sui dettagli più affilati, lascerò che questa giornata scivoli via, tra un bau da inseguire e una ninna nanna da inventare. E se verrà fuori la malinconia, osserverò in loro la vita che pulsa, il mio domani fatto di nuovo di feste in cortile e manine sporche di panna. Vedrò le stesse cose da una diversa angolazione, sarò io che nelle foto li guardo e li faccio sentire sereni. È mica poco, no?
E allora dai, Fioly, ormai hai imparato che l’esistenza segue strane teorie, mica la logica inflessibile e sterile della progressione numerica.
Sbaraglia l’aridità dei numeri, sorprenditi con una risata più forte e ringrazia uno per uno tutti quei momenti che ti hanno portata fino a qui.
(festeggia con me, mamma. Oggi come 37 anni fa, quando per la prima volta abbiamo lottato insieme per questa cosa dura e semplice che si sgranocchia seduti al sole che è la vita)
Il Jolly è: comprare un buon contorno occhi e convincersi che un numero, da solo, non racconta niente
Tags: anouilh, compleanni, jolly, ricordi
… io c’ero a quei compleanni , in cortile , sotto il sole, sulle altalene… ma … e’ proprio vero gli anni passano e te neaccorgi ancora di piu’ guardando tuo figlio che cresce… pero’ su 37 non sono poi cosi tanti…. aspettiamo i 40:-(
davvero Ale! che belli quei compleanni, eravamo una bella banda di scalmanati… sulle famigerate e pericolosissime altalene!
Tanti auguri! Anche io non sono un’appassionata di compleanni, ed è vero che un numero non può raccontare niente ;D! Un abbraccio di cuore anche alla tua mamma!
allora è un mal comune! grazie, solita mamma!
delle persone[in verità non di tutte] trovo fantastistico osservare nei volti il tempo vissuto, così come ascoltare il cuore che ne interpreta le esperienze!
Forza Fioly, il tempo da dedicare ai bilanci è ancora troppo lontano (aspetta almeno che le cifre s’invertano [73] ); se invece hai necessità di forniture di contorno occhi e/o correttori..non hai che da chiedere ;o)
BUON COMPLEANNO
hai ragione Dani, la penso anche io esattamente così. meglio un bel po’ di ricordi che una faccia al silicone (anche se una scorta di antirughe non si rifiuta mai ;)) grazie!
(detta da una che di contorni occhi se ne intende, come le fanno notare :P) auguri fioly e il contorno occhi con molti segni, vuol dire semplicemente che abbiamo vissuto un po’ più degli altri 😉
in due parole: grande La Rejna! (e grazie)