Io che sono una professionista del settore lo so bene. Io che prima o poi, una laurea ad honorem me la daranno, in nostalgia.
Ci sono posti in cui la vena melanconica pulsa come una ferita nuova; e sono i posti in cui, se scavi un po’, trovi le tue radici. Possono essere quelle nebulose dell’infanzia o quelle surreali di adolescenza e prima giovinezza. Oppure, come capita a me tra i monti del Trentino, tutto questo e molto altro ancora.
La casa sull’albero ti ha fatto amare “Il Barone rampante”, letto molti anni dopo.
La prima Ceres bevuta a sorsi brevi ti ha mostrato un mondo barcollante, da esplorare a morsi, in quella notte d’agosto sulla strada nera d’asfalto tiepido.
Cose così, che adesso è bello ricordare.
Carne, sangue, sogni.
Parole.
La nostalgia è una forma per preservare l’identità psichica, tenerla unita, come una fascia che impedisce al proprio Io di disgregarsi.
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[…] Nostalgia e un vecchio baule di bbodo, perché anche io ho una vena nostalgica non indifferente, e quando ritorno a casa, e […]