Giochiamoci il Jolly: Blog di Fioly Bocca

Ultimo giorno del primo anno

On: 3 Luglio 2014
In: lettera
Views: 4364
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disegni

 

“Mamma, guarda cosa ho pottato dall’asilo”.
Eliandro mi indica una grossa borsa di carta, su cui campeggia un suo bel primo piano sorridente.
Dentro: disegni, lavoretti. Il frutto di questo primo anno di scuola. Prima della materna che verrà a settembre, prima di tutto il percorso che sta per cominciare.

C’è una coccinella fatta coi semini, un Babbo Natale con la barba di cotone. Ci sono le impronte delle sue manine, le scie dei suoi pensieri. A saper guardare, ci sono briciole di qualche malumore, di qualche allegria, di un momento che voleva la mamma, o che spazientito chiedeva attenzione, stanco di stare lì coi colori in mano.
Ci sono altre foto: in una di gruppo lui è (quasi) il solo a tenere le braccia sulle gambe, mentre gli altri le tengono in alto. Immagino il momento: la maestra -macchina fotografica in mano- che dice “Su tutti le braccia” e lui che dice “No, io no”.
Lo dice spessissimo, No. Non voyo.

 

Dice spessissimo anche Mamma sei bvutta, a ben vedere. Ma quasi sempre lo dice ridendo, così io gli corro dietro fingendomi arrabbiata, e lui può aggiungere, in punta di sorriso “Mamma, sei brava e ti vojo bene”.

 

In quella borsa di carta, tutti momenti così. Tutti i momenti seguiti a pianti strappacuore nel vedermi andare via, lui tra gli armadietti, vicino a suo fratello, occhi lucidi e accusatori che mi inseguono fuori. Ci sono i momenti che vengono dopo le risate in cortile per un gioco appena imparato. Salire lo scivolo al contrario, per esempio. “Tettè io sono forte, sono Tor”.

 

In quella borsa c’è il suo primo anno lontano da mamma e papà. Il primo di tanti.
Vorrei conservargliela, anche se poi, disordinata come sono.
E vorrei che dentro, tra fogli colorati e coriandoli, trovasse un biglietto mio con scritto soltanto “Buon viaggio, amore mio. Come sono felice di te”.
Per regalargli, domani, un briciolo solo della commozione che oggi lui offre a me.
Buon viaggio, amore mio.

 

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6 Responses to Ultimo giorno del primo anno

  1. Che racconto intenso, mi riporta indietro alle mie di emozioni, quelle vissute nei primi periodi di distacco. Ricordo ancora quel “mamma non vare via” detto singhiozzando e aggrappandosi alla mia gonna, ricordo i sorrisi e la complicità delle educatrici. Era l’inzio di qualcosa ma allora ancora non capivo cosa, sentivo un po’ di dolore e un po’ di rassegnazione, sentivo la responsabilità e la necessità …oggi leggendo le tue righe ho capito un po’ di più di quei momenti e, soprattutto, ho capito che fanno parte dell’universo di tante mamme e, per questo, mi sento un po’ meno sola!

    • Fioly ha detto:

      sì. io non credo che esista mamma che non abbia mia provato, almeno una volta, quella morsa allo stomaco all’idea di separarsi, anche per poco, dal suo bambino.
      un abbraccio!

  2. Noemi ha detto:

    Io ho ancora molti dei disegni fatti all’asilo… Conservaglieli: saranno un bel ricordo per lui ed anche per te! 😉

  3. Ale ha detto:

    accidenti lacrimuccia…:)

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