Giochiamoci il Jolly: Blog di Fioly Bocca

Mercatini di Natale in Alto Adige

vipiteno_mercatini di nataleSbadata sono sbadata, lo so.
Ma talvolta raggiungo livelli di rincogl distrazione a cui stento a credere persino io. È successo, ad esempio, quando la mia amica Barbara mi ha offerto un posto al blogger tour ai mercatini di Natale dell’Alto Adige. Siccome io adoro, i mercatini di Natale, ho accettato con entusiasmo, dopo aver contrattato con Federico e nonni per il babysitteraggio dei bimbi.

Evviva, tutto è organizzato. Se non che ho sbagliato week end. Così scopro il giovedì pomeriggio, mentre sono in ufficio, che devo partire il giorno dopo all’alba. Perfetto.
Ma dopo un inizio a dire poco rocambolesco (per pudore risparmio i dettagli) mi trovo a Mules, in un albergo da sogno, con un gruppetto persone simpatiche e un paio di giorni di meraviglia allo stato puro.
alto adige_mercatini di natale
vipiteno_mercatini di natale
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Abbiamo visitato i mercatini di Vipiteno, Brunico e Bressanone. Ognuno dei tre è incorniciato da queste cittadine che sembrano intarsi preziosi di luci e colori: i tetti a punta dei campanili, le facciate colorate, l’odore di vin brulé e le musichette di fondo mi hanno fatto sentire appena entrata in una fiaba di Natale. E non mi avrebbe stupito vedere sbucare un elfo da dietro l’angolo.
vipiteno_mercatini di natale
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vipiteno_sala municipale
bressanone_mercatini di natale
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Poi bé, la sera siamo stati ospiti di ristoranti stellati (prima di questa gita ignoravo persino il significato del termine) che ci hanno riempito gli occhi – ma soprattutto la panza – di prelibatezze che non saprei nemmeno raccontare. Certo, per me che stento a capire l’uso preciso delle posate è persino uno spreco. Ma è stato bello fare un’esperienza culinaria che mi ha fatto capire che esistono frontiere del gusto tutte da esplorare. Se poi il piatto s’accompagna col vino adatto, rischi di prendere una taglia in due giorni.
bressanone_mercatini di natale
bressanone_mercatini di natale
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Insomma, seppure nata in modo turbolento, è stata una di quelle esperienze che mi ricorderò a lungo. (L’unica nota dolente è come sempre merito delle ferrovie, ma ormai ho capito che Trenitalia è sul mio cammino per permettermi di saldare il mio debito karmico). Non vedo l’ora di portarci i bambini, perché da brava mamma peripatetica e rompimaroni, non passava molto tra un comesidertirebberoquiibimbi e l’altro.
Viste le ultime partenze, devo solo sperare che per l’occasione riuscirò a organizzarmi con un preavviso superiore alle dodici ore (notturne).
Per adesso mi avvio verso il Natale, con la magia dell’alto Adige nel cuore.

 

Il jolly è: azzardare, ma partire.
***

Mi permetto qualche consiglio.
Una tradizione che mi sembra imprendibilmente bella, è il rito dell’avvento a Vipiteno: dal primo dicembre, ogni pomeriggio alle 17 una finestra del paese si apre, scoprendo la sua immagine natalizia, mentre proprio sotto la banda suona, e sfilano bambini vestiti da angioletti. Ma vi immaginate la stupendevolezza?

Per dormire

 

Romantik Hotel Stafler. Situato sulla storica “via degli imperatori” a Mules, è molto comodo come base per la visita dei mercatini (oltre che essere, per l’appunto, molto romantico).

 

Per mangiare

 

Ristorante Einhorn. Annsso all’hotel di cui sopra, è gestito da Peter Girtler, chef con stella Michelin (una cucina piena di sorprese, vi assicuro!)
Enoteca Karl Bernardi a Brunico. Vi dico solo che abbiamo pranzato in un sala che dava su una grande stanza adibita alla stagionatura degli speck. Uno spettacolo. (Ah, il proprietario è quello che si è inventato il gulasch di cervo in lattina).
Ristorante Kleine Flamme a Vipiteno. Burkhard Bacher, chef stellato Michelin pure lui, cucina nel ristorante a vista: per chi vuole assistere alla creazione di un’opera d’arte per i cinque sensi. Ottimo per gli amanti delle spezie e delle commistioni.
Ristorante Fink a Bressanone. Cucina tradizionale a tutto andare. Qui ho mangiato i canderli più buoni, dopo quelli di mia nonna.
Qui altre Info e l’app
brunico

 

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