Giochiamoci il Jolly: Blog di Fioly Bocca

La genesi di una tentazione e una richiesta di aiuto

On: 22 Aprile 2013
In: il progetto
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un libro e un mazzetto di fioriCosa serve per scrivere un libro.
Serve l’amore per una storia, io credo. Una storia che nasce piano nella tua testa e cresce, se trova terreno fertile, si arrampica attraverso i neuroni e invade i pensieri. La innaffi di intuizioni brevi e lunghi voli pindarici. La nutri con le tue ore di dolore e tempo rubato a pensieri più lievi.

Una storia che sta dietro le parole, si inerpica  tra gli spazi vuoti, si nasconde tra le espressioni che scivolano giù sulla carta come segni inventati.
È un susseguirsi di immagini mentali con un loro ritmo, una musica dentro che parla di danze lontane, balli tribali sulla terra cruda, e walzer improvvisati sotto la luce della luna.

Per scrivere un libro serve che ogni lettera sia sudata. Prima inventata su un foglio  bianco, piccola traccia da decifrare, e dopo riletta e inventata un’altra volta, piena di tutto ciò che rappresenta nella tua memoria, spremuta come un limone maturo.
Masturbazione lenta di ricordi appannati e autoreferenziali tracce di vita.

Scrivere un libro è un’avventura che da tempo mi strizza l’occhio seduttiva e poi mi sfugge, come una donna bella che non si concede.
È un principio che deve arrivare, una luce in un angolo stretto ma ingombrante della mente.

Dar vita a una narrazione è un atto creativo, azione divina per eccellenza: ti regala la sensazione di aver qualcosa sotto controllo – attenzione: crea dipendenza.

Scrivere un libro è carezzare con ambigua cupidigia un progetto rimandato a lungo, come se avessi giurato a te stesso, prima di cominciare, di trattenere il respiro fino alla parola Fine.
È il mio delirio a occhi aperti che mi regala le ali di Campanellino, mi promette di farsi agguantare, mi lusinga con giuramenti d’amore.
È la storia che a volte si racconta da sola dietro ai miei occhi chiusi e mi sveglia la notte per farsi svelare.
***

 

Questo post è una richiesta di aiuto, ecco la verità. Un razzo lanciato in mare.
La storia che sto cercando di scrivere mi cova nella mente da un bel po’. Da 8 anni, per essere precisa. Ora, o la riverso sulla carta oppure non me ne libero più. E divento io stessa un suo ostaggio.
Siccome non si è mai vista – credo – una persona in carne ed ossa tenuta in scacco da una storia, è giunto il momento che io mi dia da fare e la lasci libera. Così, poi, amici come prima e ognuno per la sua strada. La mia di terra e asfalto, la sua di carta e pixel.

 

Mi aiutate? Pensavo di pubblicare qui qualche stralcio e voi mi dite cosa ve ne pare: suggerimenti, critiche, incoraggiamenti… Tutto fa! Così da una parte avrò sempre utili spunti di riflessione, dall’altro sarà un incentivo a continuare, sarà prendere l’impegno, anche qui, ad andare avanti.
Che ne dite, posso contare su di voi?

 

Il jolly è: respirare a fondo e assecondare la follia.
E riconoscere quando è il momento di chiedere una mano.

 

***WORK IN PROGRESS ***

 

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44 Responses to La genesi di una tentazione e una richiesta di aiuto

  1. fabio ha detto:

    Molto bello il blog… pero’ aspetto nuovi post, e’ da troppo tempo che non ci sono aggiornamenti. Vabbe’, intanto mi sono iscritto ai feed RSS, continuo a seguirvi!

  2. elo ha detto:

    io ci sono ma toglimi la burocrazia che devo scrivere per lasciare il commento….
    bacio

  3. Oltreverso ha detto:

    ACC, e io che speravo già di leggerne qualche riga… Comunque comprendo benissimo: partorisci questi 8 anni, comunque vada ci sarà posto per cose nuove! E appendi fuori dalla porta il cartello “Sto creando, non ricevo visite!” non si sa mai!
    Paola

  4. Adele_S ha detto:

    Ciao cara
    8 anni sono tanti… scrivi scrivi scrivi
    🙂

  5. nadia ha detto:

    Finalmente! e’ ora di qualcosa di nuovo per tanti, questa volta non lasciamoci sfuggire il coraggio.

  6. ero Lucy ha detto:

    Mi piace e non vedo l’ora di leggerla!

  7. elo ha detto:

    eccomi nella nuova casa! me la prepari una tisanina alla malva che ho fatto tanta strada e pioveva un pochino..ho le scarpe inzaccherate ma con un po di miele passa…e poi qua si sta bene?
    bacio
    n.b. poi mi spiegherai qual’è il trucco per passare da blog a page!!! ma in caso ti scrivo mail

  8. Duda Tissa ha detto:

    Non vedo l’ora di leggerla. 🙂

  9. sandra ha detto:

    da, scusa l’immodestia totale, scrittrice, posso dirti che, secondo me, postare qualche pezzo nel blog può servire per avere il polso della situazione, il blog è il termometro, ma sei tu il medico o il paziente. Un bacio

  10. Patrizia ha detto:

    Certo che puoi contare su di me!!!
    E, se può aiutare a scioglierti, quella ‘scrittrice’ di cui ti parlavo è stata contattata da un noto produttore. Cosa ne deduco? Che non conta nulla se non l’essere al posto giusto nel momento giusto.
    Quindi, fregatene di tutto e tutti e lasciati andare! Vedrai, sarà semplicissimo andare avanti.

  11. Bettina ha detto:

    Fiolyna cara, tu hai un compito al mondo: dare sfogo al fiume di parole, pensieri, immagini potenti e commoventi che ti porti dentro. Non puoi sottrarti, nè per te, nè per noi.

    bettina

  12. Mathilda ha detto:

    Sarò impopolare, lo so, ma credo che una storia abbia un tempo preciso per essere scritta. Se da 8 anni hai una storia in testa avrai già anche ipotizzato un primo finale, forse anche un secondo. La storia per me è sacra e mi hanno insegnato che se lasci andare i personaggi si scrive da sola. E’ lei che ti porta e tu devi solo assecondarla.
    Ognuno ti darà un parere esterno, ma la storia è scritta dai personaggi stessi.
    E la scrivi e riscrivi su consiglio di chi la storia la vive e poi la correggi su consiglio di chi la pubblica. Ma quando avrai messo l’ultimo punto ti renderai conto che tutto è un incastro perfetto e ogni pezzo è esattamente dove deve essere. In quel momento tu sarai libera e lo saranno anche i tuoi persoggi. E’ un tenersi in ostaggio a vicenda. Non chiedere aiuto a chi sta fuori dalla storia perchè loro non sono i personaggi, sono gli spettatori, parla con i protagonisti, lasciati trasportare dall’insana follia della vita parallela che una storia regala. 😀

  13. Ogginientedinuovo ha detto:

    Buttati! Assecondati! Segui l’istinto: non sbaglia mai. E, soprattutto, divertiti ché scrivere è un gran divertimento, secondo me. 😉

  14. roberta ha detto:

    Fio.. sai bene come la penso! Quello che stai facendo è una cosa bellissima! Quindi continua così… SEMPRE!

  15. Simona ha detto:

    Fioly,
    io ti trovo splendida e il modo in cui scrivi ne è il riflesso. Quello che hai detto mi ha fatto pensare che non c’è più tempo per le cose “perfette”, piuttosto c’è la necessità di cose e persone autentiche, che vivono, pensano, amano, si esprimono, scrivono in preda a se stesse. Forse ciò che piace alla gente sono i portatori sani di follia, quelli che osano, che provano, che si mettono nei guai, che annusano la vita e la trasformano in storie, dipinti, canzoni, dolci ecc ecc. disobbedendo alle regole uguali per tutti. Autorizzati Fioly a far volare la tua storia. Mentre da qui possiamo fare il tifo per Voi con una buona dose d’Amore.
    🙂

  16. Marzia ha detto:

    Concordo con chi mi precede: scrivi e scrivi! Il talento già si vede quindi noi leggeremo ma soprattutto (e semplicemente) supporteremo col pensiero positivo. Tu hai già la storia e la storia ha te, non ti fare fermare da niente.
    Un giorno potrei chiederti lo stesso favore, ahahah!

  17. Danila ha detto:

    Fioly,dì alle mani di fare il loro dovere.
    Libera gli angoli della mente e lascia spazio a nuovi progetti!
    [….le menti e,le mail delle amiche,son pronte ad essere intasate 😉 ]

  18. mammamari ha detto:

    Se desideri assecondare la tua follia puoi confidare sul mio sostegno. Leggerti mi fa sentire quelle emozioni legate all’Innamoramento.
    Le tue parole invadono i miei pensieri, entri prepotente nella mia
    quotidianità che si arricchisce di sviste, dimenticanze, i miei pensieri volano e tu li dipingi arricchendo ogni mio giorno.

  19. verdeacqua ha detto:

    Oh yes! aspetto di leggere la tua storia con ansia!

  20. raffaella ha detto:

    Assolutamente si. Anche se, scusa se te lo dico, una storia che spinge così per nascere non ha bisogno di suggerimenti, critiche o riflessioni. La devi lasciare andare, è pronta, indipendentemente da quello che ti dicono gli altri. Mandala, semmai, ad un buon editore. Non vorrei essere fraintesa, non che i nostri commenti, gli spunti delle amiche virtuali e non non servano, non sia mai. Servono eccome. Ma stai tenendo imbrigliata la tua storia da ben 8 anni. credo che le devi il rispetto e la dignità di provare a farla stare sulle proprie gambe, senza altri legami, senza ormeggi. Lasciala andare anche senza i nostri commenti…falle fare la sua strada. Il tempo è maturo e tu sei brava. Te lo dimostrerà.
    Raffaella

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