L’ho notato qualche setimana fa in stazione. Ero a Torino Porta Nuova, come sempre di corsa, come sempre adocchiando tra le pagine di un libro il binario del treno e eventuali ritardi.
Lui era in attesa sulla banchina, la faccia un po’ rassegnata, un po’ di uno che chiede scusa.
Aveva un’età difficile fa definire, nella terra di mezzo tra la mia e quella di mio padre. Aveva capelli unti e una giacca marrone di pelle. Lisa. Senza un bottone. L’asola vuota a metà del petto diceva Guarda un po’ qui come sono ridotto.
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Lui era in attesa sulla banchina, la faccia un po’ rassegnata, un po’ di uno che chiede scusa.
Aveva un’età difficile fa definire, nella terra di mezzo tra la mia e quella di mio padre. Aveva capelli unti e una giacca marrone di pelle. Lisa. Senza un bottone. L’asola vuota a metà del petto diceva Guarda un po’ qui come sono ridotto.