Ce lo ha spiegato anche Coelho. Affrontare un viaggio è come rinascere. È vedere le cose con occhi bambini, non capire la lingua che usano coloro che ci stanno intorno. È doversela cavare, avventurarsi, scavare, librarsi.
Per me viaggiare è partire alla ricerca di segni. Piccole tracce, nascoste nel mondo, che mi riportano a ciò che sono. A quello che sapevo ma che ho dimenticato. È trovare ben, nascoste, tra le pieghe delle cose, qualche presagio sussurrato delle strade che sceglierò.
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