Ho capito che il più delle volte
è il moto della gamba a governare il cuore.
Andiamo dove la terra tiene,
dove la pietra non frana,
dove a piedi scalzi possiamo incontrare nell’acqua di torrente
una limpida trafittura di vita.
Ho capito che
è l’adesso che non va tradito
e adesso è il modo che abbiamo
di saltar le buche
travalicare fossi
camminare cauti lungo rive sassose
costeggiare spaventi o avventarci sopra
come il gheppio sull’arvicola
come il falco sulla lucertola.
Ho imparato che sulla vetta
delle montagne
la notte arriva tardi
e al crepuscolo è come stare
dentro una pentola
sotto un vasto coperchio di luce.
Soprattutto ho imparato che se dopo aver sbagliato
strada
e speso a vuoto fatica sudore fiato
non tenti nuovamente la cima,
avrai sbagliato invano.
(Foto in alto di Elio Orcelletto)