Camminare da sola dentro al nulla. Che poi non era proprio il nulla, anzi, a ben pensarci c’era tutto. C’era la terra rossa bruciata dal sole, panorami brulli, piccoli cespugli e piante basse, mai viste prima, disseminate in giro. Parlo dell’Isla de lobos, la vera scoperta del mio viaggio alle Canarie.
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Infinitamente piccola
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Lezioni sull’isola #3 – Dalla luna a un’altra vita
Ci sono altre cose che Fuerteventura mi ha sussurrato durante il viaggio.
Una è una certezza che ho rispolverato:7) Scopri un posto che ti faccia sentire sulla luna. Sul punto più alto e panoramico dell’isola, era bello osservare le strade che si intrecciavano e si incrociavano ai nostri piedi. Deserto e terra bruciata a perdita d’occhio sotto. Nuvole rapide in movimento sopra. Perdere lo sguardo e restare sospesi, a immaginarsi formiche sulla crosta secolare del mondo.Read More -
Lezioni sull’isola #2 – Fiducia e poesia
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Lezioni sull’isola #1 – Relax e la pazienza del bruco
Devo aver già scritto da qualche parte che ogni viaggio insegna qualcosa. Quest’ultimo a Fuerteventura non ha fatto eccezione. Così, mentre ero là, ho cercato di appuntarmi le cose interessanti che ho notato. Che per la verità sono concetti semplici, rintracciabili con facilità nella vita di ogni giorno. Ma si sa che da lontano è più facile mettere a fuoco l’obiettivo.Read More -
Viaggi, un libro, un percorso di segni
Esiste il libro giusto al momento giusto? Secondo me sì, senza dubbio. Non è magari quello del tuo autore preferito, o che entrerà nella top ten dei migliori letti. È piuttosto quel libro che, più di ogni altro, in quel momento specifico della tua vita ha un messaggio preciso proprio per te.Read More
È stato il caso de Il cammino di Santiago di Paulo Coelho, che mi ha tenuto compagnia durante il viaggio a Fuerteventura. -
La crisi vista da lontano
A volte allontanandosi dal luogo in cui si vive si vede meglio, paradossalmente, la sua situazione. Mi è capitato durante questa vacanza alle Canarie; ripensando agli italiani che ho incontrato e ho fatto caso al fil rouge che lega i loro racconti (perché comunque siamo italiani e la favella non ci manca).La prima coppia l’ho incontrata il secondo giorno sull’isola. Eravamo tutti al parcogiochi a seguire le evoluzioni folli degli intrepidi e lei (peraltro una delle donne più belle che abbia mai visto) mi ha raccontato le loro vicende: imprenditori milanesi, hanno definitivamente detto addio, da un paio di mesi, a questa Italia che li ha disamorati e dissanguati e hanno deciso di tentare la suerte a Lanzarote. Mica facile, con un bimbo poco più che treenne che la sera lo piglia la nostalgia della sua stanzetta. -
Un viaggio per quattro
Mi sono portata a casa un po’ di conchiglie. Di quelle piccole e bianche. Non si sente il rumore del mare, ma quello lo ricordo bene.
Quello delle onde che ruggiscono furiose sugli scogli, quelle gentili che s’affacciano timide negli specchi di certe lagune, quelle che si susseguono, mai uguali, su spiagge bianchissime e luminose o su lucide distese nere, e quelle selvagge in mare aperto. -
Toto Fuerteventura (così comincia l’avventura)
Nelle ultime due settimane, sul piatto della bilancia si sono stati: da una parte malanni miei e dei bimbi, dall’altro il viaggio a Fuerteventura.
Da una parte: preoccupazione di ricadute varie che nessuno di noi si è fatto mancare, in un coro alternato di tosse, starnuti e sibili polmonari. Dall’altra: la voglia e il bisogno di staccare la spina, acchiappando in corsa il volo (prenotato, con cieco ottimismo, a gennaio).
Da una parte l’attesa del verdetto della pediatra, dall’altra il richiamo di spiagge bianche e tuffi nell’oceano (e no in questo acquario d’umidità in questa parte di mondo).