A volte leggo delle cose in giro e penso che io, delle cose così, non le so mica scrivere. Per inabilità, per mancanza di originalità, per buonismo o educazione. Per finta dabbenaggine, anche. Non ne sono capace.
Perché magari ci sono dentro troppi giudizi affilati, troppe parolacce, troppo crudo realismo, troppo di tutto che scontenta qualcuno. Sono cose scritte pane al pane che mi piace tanto leggere, ma che non so raccontare. Forse fatico persino a pensarle, certe cose. Perché c’è dietro quell’intelligenza tagliente, anzi vivisezionante, che probabilmente non posseggo. Quella malizia che non mi è mai appartenuta, nemmeno da ragazzina, quando facevo tanto la frivola al punto che più d’uno mi ha chiesto Ma ci sei o ci fai.
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Quello che non ho