
Sembra ieri che mi baloccavo con l’idea del blog -provo o non provo? e perché? per raccontare cosa?
Sono passati due anni e le domande -eccetto la prima- sono ancora le stesse.
Un blog: per dire cosa? Un blog per chi? Per me o per essere letta?
Ci stanno tante ore, in un anno. Tantissimi minuti, tantissimissimi istanti. Non li ho passati tutti pensando a te, ma con te. Perché tu sei qui, nella mia vita, nelle mie mani, sulla pelle, tra le pieghe dei dubbi e delle certezze, tra i passi distratti e il tempo che scivola via, oscillando sbilenco sulle sue gambe lunghe e sicure.
Sei con me da un anno, oggi, ma ancora prima da nove mesi e ancora da molto prima, quando avevi già una comoda stanza tutta tua in una parte invisibile di me, tra il cuore e i pensieri.