“Amore, sei l’ometto di mamma tu?”
“No mamma, io sono Spaidevmem, non vedi come corro veloce?” (occhi girati in su, con accondiscendenza).
“E tu piccolino, sei il pulcino di mamma?”
“No mamma, io (s)ono Torrr” (pugni uniti a stringere il martello immaginario).
“No mamma, io sono Spaidevmem, non vedi come corro veloce?” (occhi girati in su, con accondiscendenza).
“E tu piccolino, sei il pulcino di mamma?”
“No mamma, io (s)ono Torrr” (pugni uniti a stringere il martello immaginario).
Niente, non se ne esce: di questi tempi da noi sono in voga i Supereroi. Sarà che un amico ci ha regalato due cartonati dei suddetti, alti e grossi più di me (ma non ci vuole molto) che ci teniamo in casa giusto per farmi venire un colpo ogni volta che giro l’occhio (Ahhh! Un ladro! Ah no, è solo l’Uomo Ragno…)
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