Ciao 2012, ciao.
Ho salutato l’anno che ha preso il volo con una pacca sulle spalle, come si fa con i vecchi amici o con chi non ci ha voluto male.
L’ho salutato con un dispiacere piccolo e una lacrima che preme dietro la palpebra, un abbraccio impacciato a un compagno di viaggio con cui si è diviso un bel pezzo di strada.
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Stazione di cambio, beviamoci su
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Per tutte le volte che mi hai tenuta a dormire con te
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…e luce sia!
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Quello che vi auguro per il Duemilaetredici
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Una candelina di felicità
Ci stanno tante ore, in un anno. Tantissimi minuti, tantissimissimi istanti. Non li ho passati tutti pensando a te, ma con te. Perché tu sei qui, nella mia vita, nelle mie mani, sulla pelle, tra le pieghe dei dubbi e delle certezze, tra i passi distratti e il tempo che scivola via, oscillando sbilenco sulle sue gambe lunghe e sicure.
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Sei con me da un anno, oggi, ma ancora prima da nove mesi e ancora da molto prima, quando avevi già una comoda stanza tutta tua in una parte invisibile di me, tra il cuore e i pensieri. -
Cose che vanno, cose che tornano (e Auguri!)
C’era una volta il Natale. Quello delle buone intenzioni, degli occhi luccicanti, del ceppo più grosso dentro il cammino per scaldare la mezzanotte, quello dell’attesa che diventa festa.
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Poi ho scoperto che Babbo Natale non esiste (così dicono), che i doni li impacchettano negozianti frettolosi dentro centri commerciali iper affollati, che il rumore dei campanelli delle renne che sentivo la notte del 24 dicembre era tutto dentro i miei sogni impazienti. -
A che ora è la fine del mondo?
Bene, è dunque venuto il momento di accomiatarsi? Se domani il mondo finisce sul serio, non credo che sarò tra i salvati. Non sono abbastanza buona né abbastanza cattiva. Non ho caratteristiche particolari, che so, una vista prodigiosa, la telecinesi o la faccia di tola e la sistematica costanza di perseguitare il prossimo, per decenni, con le stesse puttanate, per dire – caratteristiche che mi rendano appetibile per la selezione naturale.
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Nuovi significati per vecchie parole (post sponsorizzato)
Decorazioni di natale = oggetti che amavi prima di avere figli, ora in briciole o stipati in cantina.Read More
Presepe = campo di battaglia in cui, sterminati pastori e Re magi, sopravvivono brandelli di muschio e grumi di cotone premasticati.Questo il mio personalissimo contributo a Mommypedia, il dizionario delle mamme e dei papà, creato da Prènatal per essere vicino ai neo genitori, per accompagnarli in una fase tanto speciale della loro esistenza, quella in cui si preparano ad accogliere una nuova piccola vita. E, perché no, per strappar loro una risata, in un periodo faticoso in cui tutto si modifica. Ma proprio tutto.
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E per Natale che animale vuoi? (post sponsorizzato)
Qualche giorno fa ho chiesto a Lemuele che cosa volesse da Babbo Natale.
La risposta, testuale, è stata: pesce di peluche, vojo, per Meme e per Dado.
Curiosamente, mio figlio ha chiesto per sé e per l’ignaro fratello un peluche a forma di pesce. Curiosamente, perché non ha mai mostrato interesse né per i pupazzi né per gli animali acquatici (ma del resto di che mi stupisco, visto che per il compleanno ha preteso un’aspirapolvere finta!).
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Comunque oggi ho letto dell’iniziativa WWF Natale 2012, che ti permette di regalare l’adozione di un animale, e la sua richiesta ha assunto tutto un altro valore. (altro…)