Giochiamoci il Jolly: Blog di Fioly Bocca

li stringo bene tra le ciglia (istanti rubati a #luglio2023)

On: 2 Agosto 2023
In: istanti rubati
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12 luglio
Ci sono tanti modi di stare insieme. Uno è scendere la sera dopo cena, l’aria rinfrescata, la notte a qualche passo da noi.In cucina i piatti sono ancora sul tavolo, a volte la TV è accesa, a volte un libro è aperto sul divano.
Scendiamo a chiudere i polli, a difenderli dall’agguato della volpe. Ci aspettano sui trespoli, vicini, mansueti.
Galletto Garibaldi, Gallina Gabriella, buonanotte.
A volte facciamo qualche passo intorno a casa, stupendoci di tutto il silenzio che fa da sfondo al nostro confusionario vociare, a volte ci sdraiamo sul tappeto elastico a guardare il cielo, le foglie del salice che lo ricamano. Tra poco risaliamo a casa, forse un film, un dolcetto, forse qualche pagina alla luce della abat jours.
Le emozioni della giornata svaporano, prenderemo sonno sapendo che abbiamo messo al sicuro quel che abbiamo potuto.

24 luglio
Ho dimenticato la borraccia in macchina e mi hai offerto la tua acqua.
Mi hai messo la crema solare sulla schiena e sei riuscito a ripiegare il sacco lenzuolo e a infilarlo nell’apposito sacchetto – cosa per me più complessa della risoluzione di un rebus.
Quando ha cominciato a piovere sulla strada per il rifugio, mentre io già ci vedevo correre a zig zag a perdifiato in un film apocalittico, scansando fulmini come bombe a mano lanciate in territorio di guerra, tu senza battere ciglio ti sei infilato il k way e hai continuato a camminare sereno e divertito.
Suona strano dirlo, perché hai 11 anni e un pezzo, ma stare insieme a te mi dà un senso di sicurezza e tranquillità che di rado ho provato persino con persone adulte. E questo mi fa sentire decisamente fortunata.
(Poi, vabbè, del fatto che mi dovevi aspettare in salita e che mi hai praticamente stracciata a tutti i giochi di strategia che abbiamo scovato al rifugio, per adesso non facciamo parola con nessuno ;))

28 luglio
L’estate è al colmo della fioritura e i giorni sono quelli densi che precedono le partenze.
Ci sono state notizie apocalittiche di ghiaccio e di fuoco – sembrava un mondo rubato a un fantasy ma succedeva ai nostri vicini di casa.
Ci sono stati spaventi grandi e piccoli, ancora piu vicini, di quelli che provi a non pensarci ma che lasciano strascichi nelle pieghe del sonno, negli interstizi tra i sogni.
C’è stato un caldo impossibile e poi giorni nitidi e freschi, buttati a caso nel cuore dell’estate, presi in prestito a un settembre mite. E questa luce lunga, lunga al tramonto che fa brillare i campi di girasole e si intrufola nei filari come ospite atteso e non smette di dire – io la sento: Guardami, non sarei niente se non ci fosse la sera.
Io ne rubo bocconi, li stringo bene tra le ciglia e me li porto di notte a sciacquare le increspature dei sogni.



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