Giochiamoci il Jolly: Blog di Fioly Bocca

Inno alla diversità

On: 28 Ottobre 2014
In: sproloqui
Views: 3908
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essaouiraBeate le cose dispari, diverse, scheggiate.
È il giorno evaso dal calendario che resta in mente.
È l’oggetto difettato
escluso dalla catena di montaggio
che guadagna il privilegio di uscire
dalla serie.

 

Beate le pieghe, le increspature,
la voce grommosa del corvo,
gli eccessi del cuore.
E i versi stonati di un ubriaco
al culmine della baldoria.

L’opera d’arte
è spesso errore d’artigiano,
la materia che si ribella
alla sempiterna ripetizione
di gesti e modi.

 

Beate le cose nate storte:
nell’uso improprio si sottraggono
alla monotonia mortale
di binari inderagliabili.
È il segno dell’imperfezione
a custodire la traccia e, in essa,
la memoria.

 

Beate le cose mozze
che dalla propria deformità
sanno estrarre nuovi sensi versi e misure.

 

Beati i ciechi con il terzo occhio,
i sordi con la musica
sui polpastrelli.

 

Beata l’imperfezione di un letto
stropicciato all’alba
perché la branda impeccabile
del soldato
non saprà mai nulla di lenzuola sfatte
da una notte d’amore.

 

Beato chi ha un’ala
sola
e l’altra
da inventare.

 

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2 Responses to Inno alla diversità

  1. Marzia ha detto:

    Sono un po’ in ritardo nella lettura dei post quindi mi perdonerai questo commento tardivo … che bello questo post! La diversità ho imparato ad accettarla e ad amarla e le tue parole rendono perfettamente i miei pensieri. Inventarsi l’ala mancante è una sfida unica e meravigliosa, non dovremmo dimentecarcene mai!

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