Ho scoperchiato mondi, per venirti a cercare.
Ho disseminato profezie e incanti, ho distillato lacrime,
pianificato incontri col Destino.
Ho atteso notti sotto un glicine in fiamme,
ho covato silenzi più di quanto un uomo possa fare senza scordare la parola,
ho ingannato gli anni.
Per averti mi sono infilata in altre vite
indossando abiti clandestini. Ho tessuto trame,
sbaragliato eserciti di abitudini sfinite.
Per convincerti a venire ho indossato semi di rudraksha dissotterrati in Oriente.
Ti ho immaginato nudo e luminescente
come il pianto dell’ultima donna in Kerala.
Ti ho cercato un attimo
lungo tutta una vita.
Sei arrivato urlando e tremante
dentro un inverno che si è acceso di primavera.
Hai attraversato galassie, mescolato geni,
sfidato presagi, assecondato il karma.
Hai seguito segni misteriosi e sei venuto da me.
Per riportare a galla il seme duro e segreto
di tutti i miei sogni.
Stesi al vento come preghiere silenti.