Esistono almeno 200 virus responsabili del raffreddore e, di conseguenza, tutte le volte che un bambino ha il raffreddore diventa immune a quel particolare tipo di virus, ma NON a tutti gli altri: ho appena letto questa frase e mi sono venuti i brividi.
Questo significa che passerò l’inverno alle porte e osservare i miei bambini che si auto immunizzano a qualcosa come 400 tipi di malanno contemplanti infinite sfumature di nasi che colano all’impazzata, febbri più o meno alte, penosi rantolii da naso chiuso, attacchi di tosse, ora secca, ora grassa. Che poi io mai, giuro mai, ho capito la differenza: secondo me serve un tecnico del suono per riconoscerle.
Questo è il classico dialogo:
Io: “Lemuele/Eliandro ha di nuovo la tosse”.
Federico/mio padre/mia suocera/un’amica a caso: “Che tipo di tosse è?”.
Io: “…” (imbarazzato silenzio).
Federico/mio padre/mia suocera/un’amica a caso: “Devi capirlo per dirlo alla pediatra”.
A quel punto improvviso una definizione assolutamente casuale che verrà scientificamente smentita al primo colpo di tosse del bambino in questione. Appunto.
Io: “Lemuele/Eliandro ha di nuovo la tosse”.
Federico/mio padre/mia suocera/un’amica a caso: “Che tipo di tosse è?”.
Io: “…” (imbarazzato silenzio).
Federico/mio padre/mia suocera/un’amica a caso: “Devi capirlo per dirlo alla pediatra”.
A quel punto improvviso una definizione assolutamente casuale che verrà scientificamente smentita al primo colpo di tosse del bambino in questione. Appunto.
Quindi niente, mi rassegno. La notte ormai è un lazzaretto. Ogni 5 minuti uno piange, l’altro si contorce, il primo scatarra come un fumatore di mille anni mai convertito alla sigaretta elettronica. Federico e io ci alziamo in trance per rassicurare il malconcio di turno e per farlo ripiombare nel sonno.
Peccato che l’altra notte la scena è stata:
Bambino che piange per la 68esima volta nella notte.
Federico che si alza e lo prende in braccio.
Bambino che continua a piangere imperterrito.
Strano -penso nel dormiveglia- in genere si consolano in fretta (almeno quello).
Metto a fuoco la scena e mi accorgo che Federico stava cullando meccanicamente il bambino sbagliato.
Devo stare attenta che una di queste notti non prenda in braccio me. E soprattutto che poi non cerchi di infilarmi nel lettino.
Bambino che piange per la 68esima volta nella notte.
Federico che si alza e lo prende in braccio.
Bambino che continua a piangere imperterrito.
Strano -penso nel dormiveglia- in genere si consolano in fretta (almeno quello).
Metto a fuoco la scena e mi accorgo che Federico stava cullando meccanicamente il bambino sbagliato.
Devo stare attenta che una di queste notti non prenda in braccio me. E soprattutto che poi non cerchi di infilarmi nel lettino.
Che poi tutti mi dicono: sei fortunata, perché comunque Lemuele è al secondo mese di asilo e non ha perso nemmeno un giorno. Sai che culo! Io comunque di giorno lavoro e il divertimento notturno invece non me lo leva nessuno. Tutto un coro che sembra orchestrato da un direttore malvagio, bassi, tenori e acuti che in camera siamo in 4 ma pare d’essere una moltitudine. E in effetti a tenerci compagnia devono esserci tutti i 400 tipi di virus contemplati dalla medicina contemporanea.
Ogni disturbo, inoltre, si acutizza o riemerge magicamente nel week end. Così passo sabato e domenica con due bambini urlanti e nervosi al collo, le tasche piene di fazzoletti di carta che semino in giro come pollicino con le briciole di pane e i vestiti intrisi di liquami assortiti non identificati.
Senza contare che ho speso in farmacia, tra omeopatia, allopatia e stregoneria, tutte le mie speranze di futuro (quando non anche le braghe presenti).
Senza contare che ho speso in farmacia, tra omeopatia, allopatia e stregoneria, tutte le mie speranze di futuro (quando non anche le braghe presenti).
La parte peggiore è riassumibile in una sola orrenda parola: aerosol. Oramai quando devo chiamare la pediatra per un qualsiasi disturbo dei miei figli (che sia mal di gola, male alle orecchie o gomito del tennista) lo faccio con la rassegnata certezza che la cura arriverà come una sentenza inappellabile: aerosol. Quello che può variare è soltanto la definizione della pena, ovvero numero dei giorni e quantitativo di nebulizzazioni quotidiane.
I miei figli lo amano come io amerei farmi delle inalazioni di gasolio agricolo direttamente dal tubo di scappamento di un autoarticolato.
In compenso in casa c’è una quantità di fumìna, con ‘sto macchinario attivo 12 ore su 24, che pare di stare in una succursale dei coffee shop olandesi.
E ogni volta che mi azzardo a metter via quell’infernale produttore di fumi medicamentali è ora di ritirarlo fuori.
I miei figli lo amano come io amerei farmi delle inalazioni di gasolio agricolo direttamente dal tubo di scappamento di un autoarticolato.
In compenso in casa c’è una quantità di fumìna, con ‘sto macchinario attivo 12 ore su 24, che pare di stare in una succursale dei coffee shop olandesi.
E ogni volta che mi azzardo a metter via quell’infernale produttore di fumi medicamentali è ora di ritirarlo fuori.
Ora basta, ho deciso che la lascio lì, in bella vista sul mobile in cucina.
E non ditemi che sono disordinata: si chiama scaramanzia.
E non ditemi che sono disordinata: si chiama scaramanzia.
Il jolly è: pensare che a questo punto dovremmo essere, a occhio e croce, a quota -28 virus (almeno).
Tags: aerosol, bimbi&dottori, jolly, notti tragiche, sfighe, tosse, virus
Un 10 e lode alla scaramanzia!!
Siamo nella stessa barca!
Stanotte a me è arrivato anche un bel virus allo stomaco e ho passato la notte a vomitare come la bambina riposseduta del film l’esorcista.
Quando mi ero appena addormentata ha iniziato a vomitare mio figlio, che gli era appena passato (leggermente) il raffreddore.
Oggi sono uno straccio, la tata mi ha dato bidone per oggi pomeriggio, il fidanzato parte, la mamma è a trecento chilometri e io ho annullato tutti gli appuntamenti.. aiuto!
The Real Person!
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nooo… disastro! abitassimo vicine ti direi di unire le forze e rifugiarti qui da me… invece posso solo dirCI… forza e coraggio!
un abbraccio e in bocca al lupo per notti migliori!
ciao carissima…per me l areosol per i bimbi dovrebbero farlo a forma di giocattolo ,mi viene in mente un astronave che per andare sulla luna bisogna mettersi la mascherina… che dici? comunque ti dirò che anche kevin è piu di 15giorni che c è l ha ,ma dal pediatra ancora ho da andarci, anche perchè come entro in ambulatorio sono urli e pianti!! allora evito…ciao un abbraccio
The Real Person!
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che idea! dovremmo brevettarla!;)
un abbraccio a voi
Il succedaneo dell’aerosol l’hanno già inventato, è un aggeggio che a vederlo così pare una maschera antigas ma che in realtà è l’assemblaggio di una vaschetta in plastica e di una sorta di clessidra (che serve da inalatore): nella vaschetta ci metti acqua calda e essenze levacatarro (o economico bicarbonato di sodio), poi chiudi il marchingegno e il bimbo ci respira dentro…un’evoluzione dei fumenti, in sostanza (quelli che noi facevamo con faccia su pentolino d’acqua incandescente e asciugamano sulla testa a copertura), funziona meglio dell’aerosol, non fa rumore, non serve corrente elettrica, non fa peggiorare la temibile tosse secca….
e poi quando avrai imparato i massaggini magici i viruZ ti faranno un baffo 😉
The Real Person!
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ma tu pensa cosa mi ero persa! lo regalerò ai bimbi per Natale (anche se così temo che cominceranno a odiare il buon Babbo Natale!)
comunque, hai capito perchè ripongo tanta speranza nei massaggini magici?
a presto!
sono inorridita leggendo tutto cio’ spero che la sola lettura non sia contagiosa… comunque siamo tutti nella stessa barca, senza contare la povera mamma (cioe’ me) che si becca tutto quello che si becca il cucciolo !!!!
la tosse nella notte poi e’ davvero un rumore funesto che riesce a svegliare chiunque (tranne gabriele , non so come fa ad essere cosi’ zen)….
ps io sono preparata sulla differenza tosse grassa/secca, la prima differisce dalla seconda perche’ si sente nitidamente un rantolo catarroso, direi inconfondibile …. buona fortuna e fialette di immuniflor come se piovesse….
The Real Person!
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ahah beato lui -Gabriele. Io mi sveglio a ogni colpo di tosse. va bene che non ci metto troppo a ripiombare tra le braccia di morfeo.
invece con la tosse grassa niente, non ce la posso fare, mi arrendo.
un abbraccio!
Io credo di essere più o meno a quota 50. Conosci invece il numero di quelli intestinali? No perchè noi alterniamo virus da raffreddore a virus intestinali. E credimi, l’aerosol per i secondi non fa proprio niente!
Raffaella
The Real Person!
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no, Raffaella, non conosco il numero… dopo l’inquietante notizia con la conta dei virus dell’influenza mi sono rifiutata di fare indagini più approfondte.
meglio non sapere, alle volte!;)
in bocca al lupo per intestini e vie respiratorie occluse. bacio!
Come ti capisco!! il nostro attrezzo nebulizzante è diventato un tuttuno con l’arredo..ogni volta che mi sono permessa di rimetterlo nella confezione, tempo 24 ore era di nuovo ora di tirarlo fuori!!! ti dirò, non sò se è perchè è un anno che ce l’ho sotto gli occhi…ma mi pare di accenderlo meno di prima 🙂
disordinata, scaramantica e outflanker..come si vuole!
The Real Person!
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😀 spero solo che la ricerca scientifica scovi presto il succedaneo dell’aerosol… e che la macchinetta diventi reperto!