Giochiamoci il Jolly: Blog di Fioly Bocca

Di cavalli, amici, Barbera e una prima volta

On: 14 Aprile 2015
In: la mia vita e io, ovunque tu sarai
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a cavalloOgni anno a Moncestino,  in aprile,  c’è questa manifestazione che si chiama Sagra del Salamino.  Se viene in una bella giornata calda ci si mette alla tavolata allestita in un prato, davanti al salone del comune, che questi piccoli paesi di collina sono così, tutti erba fresca e ombra d’alberi, ci si tira via gli strati a cipolla, residuo d’inverno, e ci si crogiola al sole mangiando e sorseggiando Barbera, come fosse un long drink su una spiaggia tropicale. Noi in genere ci arriviamo a cavallo, così appena dietro la staccionata se ne stanno beati gli equini a godersi il sollazzo dopo la sfacchinata.

Così è andata domenica scorsa, con due particolari diversi: il primo era la mia scorta di pastiglie per il mal di gola in tasca, causa influenza e tosse da vecchio asmatico.  Il secondo è che,  verso fine giornata,  ho presentato “Ovunque tu sarai“.  Vi dirò,  è stato bello.
Vestita da cavallerizza, rasentando l’afonia e il mimo, in mezzo al coro da stadio di amici e parenti,  ho raccontato un po’ del libro e un po’ di me.
Avevo delle perplessità: prima fra tutte il fatto che mi imbarazza parlare di quello che scrivo,  più che se mi intervistassero sulle mie abitudini sessuali.  Invece è andata liscia ed è stata una prima volta che mi somiglia: scompigliata,  semplice,  un po’ buffa.


Mi sono divertita e lo devo all’ospitalità e all’abilità degli organizzatori, prima fra tutti Alessandra Micone,  al sindaco Fernando Anselmi, alla professionalità e all’entusiasmo della giornalista Chiara Cane.
E  grazie alle persone che sono venute a vedere,  ascoltare e curiosare. Alla mia famiglia, un po’ commossa,  un po’ emozionata (pure se mio padre,  con la sua solita sardonica ironia ha commentato la mia camicia giallina vagamente fluo con un “Avevi paura non ti vedessero?”), ai bambini che si sono sorbiti le chiacchiere della mamma finché hanno potuto (“Mamma bello il libro. .. ma le figure?”).
Grazie a Fede e ai suoi che mi hanno sostenuta in tutto e per tutto, a questo paese d’adozione che ieri m’ha voluto un po’ bene,  tra una chiacchiera al sole e un brindisi in rosso.
E agli amici miei,  che sono bellissimi e fanno rumore, il casino di chi ha voglia di dividere la tua giornata di festa. Quelli che c’erano e quelli che no,  ma io li ho sentiti lo stesso.  Perché mi ripeto, pubblicare un libro è bello,  ma io ho degli amici che lèvati, e avere amici così rende bella la vita, e non solo i giorni di festa.

Il jolly è: inventa cose che ti somiglino (me lo ha consigliato un amico, ed è un ottimo consiglio).
E poi: cavalli,  un libro,  amici & famiglia, sole & Barbera: what else? (Beh sì, Benagol a profusione!)

Per la foto qui sotto: grazie alla fotografa Irene Brusa.
Per quella in alto: grazie a Bora, il nostro cavallo, per non avermi sgroppata durante lo scatto.

presentazione "ovunque tu sarai"
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3 Responses to Di cavalli, amici, Barbera e una prima volta

  1. […] di chi lo vuol tenere, anche solo poche ore. Però lo stesso l’ho festeggiato,  un giorno di sagra di paese e bancarelle e piccola festa. Con i bambini felici, nonostante le chiacchiere di mamma intorno al libro, per i giri a cavallo e […]

  2. Karen ha detto:

    Io non so davvero come dirtelo per non ripetermi. .sono orgogliosissima e mi dispiace essermi persa la presentazione! Ho il libro e prima o poi me lo firmerai 🙂
    Mamma lo sta leggendo e puoi capire quanto pianga, da questo lato d’Europa e dal Trentino siamo tutte fiere di te. Un abbraccio grandissimo.

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