Avrei pianto volentieri e forse l’ho fatto. Dev’essere successo nell’ultima mezz’ora, dopo un paio trascorse in auto alla disperata ricerca di un –bip- di parcheggio, e dopo aver setacciato ogni angolo di costa ligure con la pedanteria di un cercatore d’oro.
Sì, doveva essere l’ultima giornata al mare della stagione, una roba mordi e fuggi che io non amo molto (vorrei perlomeno riuscire a fare un bagno che mi dia il tempo di inumidirmi), ma che col mio moroso sono la norma in questo periodo (ovvero durante tutto l’anno eccetto novembre: momento poco adatto per le gite fuori porta). Sempre meglio di, dice il saggio.
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Sapore di sale, sapore di mare
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Di nuovo qui
Read MoreDiciamocelo, è stato un po’ il viaggio della speranza ma ne è valsa la pena. Perché i quasi 400 chilometri che stanno tra casa e la nostra meta in Trentino possono trasformarsi in un pomeriggio di puro terrore con due nani scalpitanti a bordo e la canicola di un dopo pranzo a fine luglio (unico momento in cui i bambini dormono sicuro).
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Scatto di un momento perfetto
In che mondo che semo arrivai, ciò, ghe le tase, le spese. Zè dificile.
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Sento questo vocio di sottofondo, mentre me ne sto sdraiata al sole del tardo pomeriggio davanti a una malga sul confine tra Trentino e Veneto. Accanto a me c’è Eliandro che traffica e borbotta, devo solo stare attenta che non si mangi l’erba (è decisamente onnivoro in questa fase, sì). Poco più in là Lemuele e Federico inseguono farfalle. -
(Altro che vacanze) l’altra me vive in India
Read MoreQuasi ora di vacanze. Ma non per me. Bè, qualcuno potrebbe obiettare che sono in vacanza da mesi, visto che sono in maternità, ma è vero solo in parte. Un po’ perché le giornate con due nanetti di 18 e 5 mesi non sono proprio come quelle (ormai sbiadite nella memoria) trascorse a sorseggiare cocktail sotto l’ombrellone coi piedi a mollo. E un po’ perché per me vacanza = partire. E da questa equazione non si scappa.
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Paese che vai, colore che trovi
Vivo in un bel posto, sono a casa in maternità e posso stare coi miei bimbi, ho una bella famiglia e le mie giornate sono faticose ma appaganti, che in fondo anche l’imprevisto ha il suo perché. C’è una sola cosa che mi manca come l’aria che respiro: viaggiare.
Non nel senso di una vacanza o roba così. No, proprio vorrei mettermi uno zaino sule spalle, comprare una buona guida e poi consumarmi le scarpe e gli occhi a forza di vedere cose nuove.Mi manca così tanto, esplorare, che sento come una nostalgia nascosta, che pungola e pizzica ogni giorno un po’.
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Così accettare l’invito di Viaggi e Baci e scegliere qualche foto di viaggi fatti mi è sembrato un buon pretesto per tuffarmi con la memoria in quei panorami rubati al tempo con un click.