Ci siamo. Eccoci qui, ad aprire il primo bigliettino di questa rocambolesca caccia al tesoro organizzata da Mamma Felice. L’ho trovato, era ben nascosto, e ora lo srotolo: “Raccontaci di un blog di viaggio che ti piace”.
Quello che presenterò è un blog che conosco da poco, ma che mi ha rapita. Non è che proprio parla di viaggi, è che è tutto un viaggio bellissimo di immagini e parole, con dentro molti echi della mia passione/ossessione: l’India.
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Tra Oriente e poesia
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Scusate non mi lego a questa schiera
Read MoreIncredibile: in meno di un mese sono riuscita a leggere un libro. Tutto eh, da pagina 1 fino alla quarta di copertina, indice compreso. Sono stata brava. Ho letto acrobaticamente con un pupo sulla pancia e uno appiccicato al collo, poi girando in cortile col passeggino e il libro appoggiato sopra, poi quando dormivano, ma pochissime righe perché è un gran difficile che dormano in contemporanea. Ho letto –poco poeticamente- in bagno e nelle posizioni più scomode mentre facevo addormentare Eliandro, che lui se vede un libro se lo vuole mangiare (come ogni altra cosa semi solida nel suo raggio d’azione). Ho letto ad alta voce per Lemuele, ma pochissime parole perché alla quinta o sesta lui capisce che non è una favoletta delle sue e che la mamma sta cercando di farlo fesso.
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Ricchi premi e cotillons
Read MoreA chi non piace ricevere premi? A me piace assai. E allora accetto con un sorriso smascellato proprio i tre (sì TRE!) che ho ricevuto in queste ultime settimane.
Grazie a Mamma che emozione per il riconoscimento Blog affidabile, a Parola di Laura per il premio Your blog is great, a Gab per I love your blog. Mi inchino, mi emoziono e vi mando un bacio grande così. -
Fiero e la banda
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Caccia al tesoro: comincia il gioco
Read MoreC’è questa iniziativa carinissima, promossa da Mamma Felice: lo scopo è in breve quello di allargare il cerchio delle conoscenze tra blogger. Un po’ come andare al bar in qualche occasione speciale, quando tutti sono invitati a portare gli amici, per farsi una chiacchierata “allargata”. Si fanno le presentazioni, scattano simpatie (e antipatie, perché no), si scoprono interessi comuni e passioni nuove. Bello, no?
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Parole per la notte
Read MoreCi sono giornate più difficili di altre, piccolino.
Sono quelle che quando finiscono hai accumulato tanto nervoso e frustrazione che non ti fanno dormire nemmeno con la mamma e il bau vicino. Quelle che quando riesci finalmente a sprofondare nel mondo dei sogni hai ancora i singhiozzi che ti scuotono tutto. E mi sembri più piccino e indifeso di sempre. -
Scatto di un momento perfetto
In che mondo che semo arrivai, ciò, ghe le tase, le spese. Zè dificile.
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Sento questo vocio di sottofondo, mentre me ne sto sdraiata al sole del tardo pomeriggio davanti a una malga sul confine tra Trentino e Veneto. Accanto a me c’è Eliandro che traffica e borbotta, devo solo stare attenta che non si mangi l’erba (è decisamente onnivoro in questa fase, sì). Poco più in là Lemuele e Federico inseguono farfalle. -
Gulliverino e gli ArcobaLenti
Oggi nasce faVOLIAMO, uno spazio tutto dedicato ai più piccoli
C’era un volta un bambino piccolissimo e tondo come una mela. Era così piccolo, ma così piccolo che poteva nascondersi tra i fili d’erba, farsi un’altalena nelle corolle dei fiori e giocare a rimpiattino con i grilli.
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Il suo nome era Gulliverino perché era un curioso esploratore. Gli piaceva guardare dentro alle campanule nei campi d’estate, cercare i sassetti più tondi e levigati da buttare nelle pozzanghere e ascoltare il loro splash, seguire i conigli per sbirciare dentro le loro tane. -
Sul controverso concetto di vacanza
Read MoreDai, vedrai sarà un giorno di vacanza… ogni tanto ci vuole, no?. Con questa domanda PALESEMENTE a trabocchetto Federico mi ha proposto una giornata in piscina con i giovani della prima settimana ragazzi che si fa qui in maneggio e i due nanetti annessi.
Ora, i diversivi mi piacciono, si sa. Ma ormai lo capisco lontano un miglio quando c’è aria di fregatura. Eppure ci casco ogni volta. -
Di Europei e passioni rotolanti
Ma Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore,
non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore,
un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia.Le giornate di Europei mi fanno venire in mente questa canzone. L’ho sentita alla nausea durante una vacanza in Spagna nel 1994. Allora il calcio lo seguivo un po’ di più, mi piaceva andare allo stadio e urlare fino a quando la voce non diventava un rauco ricordo.
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