Giochiamoci il Jolly: Blog di Fioly Bocca

Tiritera di Capodanno

On: 30 Dicembre 2015
In: la mia vita e io, sproloqui
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tiritera di capodannoCapodanno. Finisce un viaggio
e uno ricomincia. O forse è sempre lo stesso
ma è bello immaginare
una cosa che comincia.

Vorrei che il mondo si raddrizzasse un po’.
È un mondo strano: le anatre libere di migrare
e gli uomini no.

Vorrei diventare il pastello
di cera, ma bianco
che sul bianco non si vede
ma sul nero sa fare la neve.

Mi piacerebbe tonasse di moda
il valore della sfumatura
ripristinare il fascino timido del grigio
e ridare importanza alla misura.

Se Darwin aveva poi ragione
vorrei proliferasse chi ha cervello e cuore
e non chi sa fare la voce del padrone
e non gli si trova addosso un’oncia di pudore.

Sarebbe bello imparare una buona volta
e io per prima
a vivere per sé e non per la vetrina.

Vorrei che la mia famiglia
restasse una foresta
che ognuno sulla testa c’ha il suo cielo
– stelle, cirri a velo e vette –
ma di sotto si intrecciano radici
che si tengono strette.

E per finire di annoiare con questa tiritera
vorrei un duemilasedici
che somigli a una tavola di cera:
ci scrivi con un dito le cose che ti vanno
e se ci metti uno stoppino
riempi di luci il nuovo anno.

Il jolly è: con o senza la rima
che vengano tempi sempre più belli
di quelli che sono venuti prima.

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